Nella prima metà del 2005 si è prodotto un appannamento creato dai saldi congiunturali leggermente negativi del fatturato (-7,69%) e degli ordini ricevuti (–1,54%).
Tuttavia, questi dati non devono far pensare che si stia verificando un’inversione di tendenza negativa, anche perché le aspettative per il secondo semestre 2005 sono diffusamente positive(+38,46%).
Nel complesso il quadro economico resta stabile ed è caratterizzato da margini operativi ristretti, e dalla scarsa capacità di recupero di occupazione, poiché le imprese preferiscono più che assumere ricorrere a gruppi di lavoro esterni.
Questo è quello che emerge dal rapporto del primo semestre 2005 sulla pelletteria fiorentina, realizzato dalla Cna Firenze in compartecipazione con la camera di Commercio di Firenze, che sarà presentato mercoledì 6 luglio nella sede della Cna di Scandicci.
Entrando più nel dettaglio della ricerca si evidenzia che il quadro delle variabili finanziarie (riscossioni, grado di soddisfazione, dilazioni, insoluti e liquidità) appare stabile rispetto al semestre precedente, anche se sul versante delle dilazioni (II sem.
2004 15,38% ,I sem. 2005 9,23%) e della difficoltà di liquidità (II sem. 2004 +18,46%; II sem. 2005 +10,77%) si registra un lieve allentamento. Stazionario anche il quadro dei meccanismi delle riscossioni,-7,70% nel II semestre 2004 e –7,70% nel I semestre 2005.
Una contrazione rilevante, per quanto riguarda il grado di investimenti effettuati in un dato periodo, si è passati dal 40,00% è al 32,31% , dati che riflettono le difficoltà incontrate dal settore in questo periodo. D’altra parte, però, analizzando l’andamento degli investimenti in modo attento, si nota, che c’è un processo di assestamento, rispetto ai semestri passati.
In breve, c’è una diminuzione dell’opzione positiva degli investimenti in crescita, dal 33,05% al 21,54%, ma si registra anche una diminuzione dell’opzione negativa dal 23,08% al 3,08%).
Riguardo alla dinamica occupazionale, la propensione ad occupare che si era registrata nel II semestre del 2004 non si è confermata in questo semestre dove quello che colpisce di più non è il dato (-0,85%), ma la scarsa capacità di recuperare occupazione da parte del comparto, soprattutto a fronte di una promessa di occupazione sensibile (+4,30%).
Concludendo questa nostra fotografia del comparto della pelletteria della Provincia di Firenze è utile mettere a confronto i dati di tre sub-insiemi: imprese in conto proprio, imprese in conto terziste strutturate, imprese in conto terziste nella forma di microimprese.
Nel rapporto si evidenziano forti differenze fra le tipologie, dove le aziende in conto terziste strutturate registrano le migliori performances, mentre per quelle in conto proprio e soprattutto per le microimprese va decisamente male.