Al Cinema : Spielberg e la guerra dei mondi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 luglio 2005 16:46
Al  Cinema  : Spielberg   e  la  guerra  dei  mondi

“ La guerra dei mondi “ di H.G. Wells, romanzo pubblicato nel 1898 , occupa ,nella storia della fantascienza uno spazio importante ,anche in virtù della sua fortuna mediatica . Da Orson Welles che Il 30 ottobre 1938, trasmise un adattamento radiofonico del romanzo ,scatenando il panico negli Stati Uniti ( molti ascoltatori non si accorsero, infatti, che si trattava di una finzione, e credettero che la Terra stesse realmente subendo lo sbarco di una flotta di bellicose astronavi marziane.), al film omonimo di Byron Haskin del 1953 sino al più recente: Independence Day, per giungere alla versione di Steven Spielberg che , al di là della qualità narrativa del regista che in ogni film inserisce il tratto della sua personalità , offre una lettura che, nella migliore tradizione del genere, parla della nostra quotidianità e delle nostre paure.

Viviamo in una società in disfacimento e l’operaio specializzato Tom Cruise è a disagio per il cambiamento repentino di fattori tradizionali, come la famiglia, i rapporti umani e sociali. Ed ecco che l’attacco alieno, assimilabile a quanto accadde il fatidico 11 settembre o a Pearl Harbour, ricompatta lo stato famigliare, riconsegna il senso della vita, fino a trovare nel proprio inconscio, ormai depurato, l’antidoto per combattere con successo chiunque attenti all’esistenza e all’orgoglio di un popolo.

Avvincente sul piano narrativo e spettacolare, il film di Spielberg evidenzia un cambiamento del regista rispetto , per rimanere nell’ambito degli alieni , a ET e soprattutto ad “ Incontri Ravvicinati “quando il personaggio interpretato da Richard Dreyfuss lasciava la sua famiglia per unirsi agli alieni. “Quel film era del 1977 – ha osservato il regista nel corso dell’anteprima americana- oggi non avrei mai rappresentato la scena di un uomo che lascia la sua famiglia, piuttosto vorrei qualcuno che la proteggesse.

In un certo senso 'La guerra dei mondi' riflette la mia maturità, la mia crescita dovuta ai sette figli che ho”. In qualche modo il film esprime l’angoscia del futuro e le difficoltà di vivere il presente. Se L’invasione degli Ultra corpi di Don Siegel (1956), (un capolavoro assoluto: antispettacolare, privo di effetti speciali, scarno nell’intreccio), aveva il potere di creare una magistrale tensione, una suspence di altissimo livello , sottolineando che i veri alieni, siamo noi, privati dei nostri sentimenti succubi di un potere straniante e autoritario, Spielberg riesce pur nell’uso spettacolare delle immagini e degli effetti speciali a trasmetterci il suo messaggio , ad evidenziare le nostre insicurezze e paure.

a iscrivere questo film tra i migliori del genere, di gran lunga superiore ai troppi film fantascientifico- catastrofici degli ultimi anni.
Alessandro Lazzeri

In evidenza