Il supermercato dell’accoglienza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 giugno 2005 12:48
Il supermercato dell’accoglienza

Apre sabato 11 giugno a Bagno di Gavorrano (Gr) il primo supermercato dell’accoglienza. Un supermercato completamente rinnovato secondo i principi della progettazione universale e frutto di un progetto di responsabilità sociale d’impresa che ha visto Unicoop Tirreno collaborare con il mondo dell’associazionismo.

La visita alla struttura è prevista per sabato 11 giugno (ore 12.00). Saranno presenti Marco Lami vicepresidente Unicoop Tirreno, Adriano Amadei segretario regionale e componente della Direzione Nazionale di Cittadinanzattiva, Fabrizio Mezzalana, architetto della FISH (Federazione Italiana Superamento dell’Handicap).

Un percorso tattile che parte dall’esterno e raggiunge l’interno, un’isola protetta e pedonale, corridoi più larghi, appoggi collocati vicino ai banchi assistiti, bilance più basse e scaffali con angoli smussati.

Colori contrastati. Eliminacode in braille. Quando si pensa alla ristrutturazione a misura di disabili si ragiona automaticamente in termini di abbattimento barriere architettoniche. Quello che è stato fatto nel supermercato Coop di Bagno di Gavorrano è di tutt’altro genere e risponde ai principi della progettazione universale. Un concetto che passa dal negativo al positivo: non si abbatte, ma si costruisce.

Frutto di un programma di responsabilità sociale d’impresa che ha visto Unicoop Tirreno collaborare con Cittadinanzattiva e FISH (Federazione Italiana Superamento dell’Handicap) e associazioni ad essa federate –tra le quali l’Associazione Disabili Visivi- il “supermercato dell’accoglienza” apre i battenti sabato 11 giugno.

L’incontro con la stampa e la visita è prevista alle ore 12.00. Saranno presenti Marco Lami vicepresidente Unicoop Tirreno, Adriano Amadei Segretario regionale Cittadinanzattiva-Toscana, Fabrizio Mezzalana, architetto di FISH.

Non solo un supermercato a misura di portatori di handicap, bensì un punto vendita aperto soprattutto per le fasce cosiddette deboli (anziani, bambini…) e un progetto unico nel suo genere e come tale sperimentale.

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