Teatro comunale: il 6 giugno riunione congiunta delle commissioni cultura e controllo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 maggio 2005 14:27
Teatro comunale: il 6 giugno riunione congiunta delle commissioni cultura e controllo

La vicenda del teatro comunale sarà al centro della riunione congiunta delle commissioni cultura e controllo che si terrà il prossimo 6 giugno a Palazzo Vecchio. «Durante il suo intervento nella seduta di oggi del consiglio comunale - ha spiegato il presidente della commissione cultura Dario Nardella - il sindaco Domenici ha evidenziato tutti gli aspetti più rilevanti sui quali il consiglio comunale potrà lavorare. In particolare, è da sottolineare la fiducia verso la direzione artistica e il maestro Zubin Metha.

Il progetto ambizioso della costruzione del nuovo auditorium e teatro dell'opera e dalla "cittadella della musica" ci permetterà di affrontare positivamente questa difficile fase e di rilanciare la "Fondazione del Teratro del maggio musicale fiorentino" invece di parlare di crisi e di tagli al personale. E' in questa ottica che il sindaco ed i consiglio di amministrazione lavoreranno all'individuazione del nuovo sovrintendente al di fuori di logiche di "veti contrapposti"». «E' da valutare altrettanto positivamente - ha concluso Nardella - l'invito del capogruppo di Forza Italia Paolo Amato ad aprire un confronto trasversale sul rilancio della Fondazione».

«Per rilanciare questa importante istituzione culturale cittadina - ha sottolineato la presidente della commissione controllo Gaia Checcucci - risulta fondamentale la riduzione del pesante deficit finanziario. Di fronte a questi dati di bilancio, assai gravi, non si può assolutamente abbassare la guardia. Senza una drastica riduzione del deficit ogni azione di rilancio rischia di fallire: è il momento di un rilancio che passi attraverso una politica culturale all'altezza del nostro storico teatro senza abbandonare una politica di risanamento che è condizione necessaria per ogni tipo di sviluppo».


"Il Maggio Musicale Fiorentino sta vivendo una fase molto delicata e difficile, ma ha davanti a sé ha anche una grande prospettiva di sviluppo che interessa l'intera città, con la realizzazione del nuovo polo musicale fiorentino. Il nuovo soprintendente dovrà in primo luogo saper interpretare questa prospettiva di ampio respiro. E dovrà garantire la qualità e la competitività della produzione, insieme al necessario lavoro di risanamento e razionalizzazione che credo sia importante per tutti coloro che hanno a cuore il Maggio".

Sono le parole del sindaco Leonardo Domenici, intervenuto in consiglio comunale rispondendo ad una domanda di attualità del consigliere Amato sul Teatro Comunale, dopo le dimissioni del soprintendente Giorgio Van Straten. Domenici ha per prima cosa spiegato le ragioni che qualche settimana fa lo avevano portato a chiedere il rinvio del previsto consiglio comunale aperto sul Maggio: "Il mio è stato un atto di rispetto verso il consiglio - ha detto il sindaco - In quel momento avevo già saputo dell'intenzione del soprintendente di dimettersi: o tenevo nascosta questa informazione, o scavalcavo le prerogative del Consiglio di amministrazione della Fondazione del Maggio, che ancora non ne era al corrente.

Il rinvio era l'unica soluzione". Riguardo alle dimissioni di Van Straten, Domenici ha detto di essere "personalmente soddisfatto del modo in cui sono state comunicate, perché hanno fugato ogni dietrologia: si tratta di ragioni di carattere personale. Avrei preferito che questo problema non si ponesse; ma in un momento così complesso abbiamo bisogno di un soprintendente motivato al massimo. E questa condizione, come ha detto lo stesso Van Straten, era venuta meno". Il sindaco ha poi ribadito la sua volontà di coinvolgere il consiglio comunale in questa delicata fase "perché è necessario che tutti collaborino e svolgano il loro compito"; ma ha aggiunto anche che "la scelta del nuovo soprintendente spetta esclusivamente al CdA": quindi "piena disponibilità ad ascoltare pareri e proposte di tutti, ma senza condizionamenti, surrettizi o meno".

"Nel prossimo consiglio di amministrazione, fissato l'8 giugno, ci daremo una tempistica precisa del percorso che porterà alla nomina - ha spiegato il sindaco - Contatteremo ed eventualmente ascolteremo i candidati e sarà un lavoro trasparente, approfondito e preciso, in cui saranno chiare le condizioni che pone la città, il consiglio comunale, il Cda. E a questo proposito voglio aggiungere: è sbagliato partire da una logica di veti, da qualunque parte essi vengano". Domenici ha anche ribadito come "la situazione sia pesante da un punto di vista finanziario e organizzativo e vada affrontata", come "il piano industriale sia una base di partenza e non di arrivo, nessuno pensa di imporlo senza discutere" e come "ci sarà bisogno di un lavoro negoziale".

"Chi verrà non avrà carta bianca - ha aggiunto - ma dovrà fare i conti con il lavoro avviato. Come la direzione artistica, affidata a Tangucci e Mazzonis: è solida, questa è, e questa resterà". Il sindaco ha infine ribadito come tutto il lavoro per il Maggio si svolga in diretto e stretto contatto con quello che ha definito "un punto di riferimento essenziale": il maestro Zubin Mehta. "Il coinvolgimento attivo di Mehta è fondamentale. Anche per lo sviluppo del teatro, visto che il maestro ha accettato con entusiasmo alla proposta di presiedere l'Associazione che dovrà promuovere a Firenze e nel mondo l'idea del nuovo polo musicale".

"Se ognuno farà la sua parte concorrendo con equilibrio, andremo verso una situazione migliore - ha concluso Domenici - Se invece ognuno coltiverà il proprio spazio senza porsi l'interesse generale per il futuro, vedo un rischio. Da parte mia, come presidente del consiglio di amministrazione il mio impegno è garantito. E lo svolgerò ascoltando tutti coloro che vorranno dare aiuto e suggerimenti".

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