Assicurazioni: le tariffe aumenteranno a giugno?
Fondiaria-SAI: presto un nuovo piano industriale triennale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 maggio 2005 18:21
Assicurazioni: le tariffe aumenteranno a giugno?<BR>Fondiaria-SAI: presto un nuovo piano industriale triennale

FIRENZE- Le tariffe della Responsabilità civile auto aumenteranno soltanto quanto l'inflazione dell'ultimo periodo, afferma l'Associazione nazionale delle imprese di assicurazione. Ma secondo le associazioni dei consumatori da giugno ne vedremo delle belle. Il Sindacato degli agenti di assicurazione spiega invece che gli aumenti serviranno a bilanciare le campagne di sconti che gli assicuratori offrono ai migliori clienti per rubarseli a vicenda. Sono queste le verità contrapposte emerse anche a Firenze, venerdì scorso, in occasione del convegno sul nuovo codice delle assicurazioni, organizzato dallo SNA all'Hotel Alexander.
Del nuovo codice, che recepisce a tempo scaduto la direttiva europea, il parlamento italiano ha potuto decidere molto, in particolare i requisiti di accesso al mercato, sia per gli assicuratori che per gli intermediari.

Il codice infatti istituisce un Registro degli intermediari e sanziona anche penalmente chi opererà senza risultarvi iscritto. Mentre l'Antitrust deve ancora pronunciarsi su un ricorso del Sindacato agenti contro l'operatività assicurativa delle Poste Italiane, sono definiti i requisiti per l'accesso alla professione dei collaboratori e dei dipendenti delle agenzie, di cui il titolare risponderà civilmente per eventuali danni arrecati al mercato. Parificandosi negli obblighi già imposti al mercato finanziario, gli agenti dovranno garantire alla clientela correttezza, diligenza e trasparenza, verificando l'adeguatezza delle proprie proposte commerciali alle esigenze degli interlocutori.
Secondo Rosario Trifiletti, presidente nazionale di Federconsumatori, al di là delle polemiche sulle sanzioni comminate alle compagnie dall'Antitrust e poi cancellate per decreto dal Ministro Marzano, il problema è che alla concentrazione del mercato realizzata dalle compagnie in questi anni non ha corrisposto la disponibilità per i consumatori di un'offerta diversificata di prodotti e servizi.

"Solo il plurimandato d'agenzia -ha concluso Trifiletti- aprirebbe il mercato alla concorrenza per tramite della competenza degli intermediari, veri fiduciari degli utenti".
"Il plurimandato invocato da molti contrasta con la credibilità economica -risponde Marco Fusciani, vicedirettore generale dell'ANIA- la categoria degli agenti dovrebbe abbandorare certi timori ricorrenti sul proprio futuro, che si sono sempre rivelati infondati. Per retribuire la consulenza si deve guardare soprattutto alla redditività dell'intermediazione, che significa attenzione ai margini economici.

Comunque ci sono spazi di crescita per la rete agenziale ed è su di essa che punta il mercato".
"Lo schiacciamento dei margini di intermediazione mette a rischio il ruolo dei consulenti professionisti -ha ribattuto, concludendo il convegno, Tristano Gironi, presidente nazionale SNA- Un tempo si lavorava contando su un risultato medio del 7% degli incassi, oggi siamo al 7% a fronte di oneri d'attività accresciuti (ad esempio in ambito informatico) e di margini delle compagnie da record. I nuovi oneri del Codice delle assicurazioni in carico agli agenti, impongono una ridefinizione del modello retributivo.

E' necessario ridiscutere l'intero complesso del rapporto d'agenzia, poiché il settore è oggetto di crisi e sofferenze economiche. Tanto è vero che l'ANIA si è dichiarata disponibile a dialogare sul tema. La proposta del plurimandato guarda alle indicazioni affermate dall'Unione europea in ogni ambito commerciale e agli esempi positivi di altri paesi, tra cui gli U.S.A.".

E' chiaro che l'entrata in vigore del nuovo codice delle Assicurazioni non è la soluzione a tutte le anomalie del mercato italiano.

Un mercato in grande trasformazione e concentrazione, con sforzi economici e rischi di instabilità. E' il caso del gruppo assicurativo fiorentino Fondiaria-SAI che vede in via di completamento con successo il suo primo e impegnativo piano triennale. Proprio nei giorni scorsi, a Sanremo dove si incontravano gli agenti aderenti ad uno dei gruppi di rappresentanza della rete di vendita, il direttore generale della compagnia capogruppo, Emanuele Erbetta, ha avuto modo di tracciare un preconsuntivo dell'esperienza di fusione.
Fondiaria-SAI è sana e solida -ha spiegato Erbetta- nonostante l'accanimento dei competitori nel settore danni.

E il gruppo intende continuare ad esserne leader, perché l'inversione del ciclo non ridurrà i suoi margini di redditività. Questa è la scommessa della compagnia fiorentina, che conta su 6.000 dipendenti e 3.500 punti vendita sul territorio nazionale. Sono questi numeri che hanno reso complesso il processo di fusione e cambiamento avviato due anni fa. "Quando ci rivolgemmo alla comunità finanziaria per presentare il nostro piano industriale -ricorda Erbetta- molti analisti ci accolsero con diffidenza, qualcuno sorrise, considerando che la nostra squadra di comando fosse composta da elementi poco esperti di progetti di fusione".

Nel corso dei mesi seguenti la compagnia ha però confermato tutti gli obiettivi annunciati, garantendo agli azionisti risultati notevoli ed oggi l'immagine del gruppo è molto positiva.
"All'inizio di ottobre presenteremo il secondo piano triennale 2006/2008 -ha annunciato Erbetta- Se il tema del primo era l'integrazione, l'obiettivo del secondo sarà il nostro sviluppo sul mercato italiano. Non sarà facile manovrare in questa direzione la nostra portaerei. All'interno della compagnia sosterremo i processi di cambiamento culturale.

Dopo aver razionalizzato i costi di gestione ora guadagneremo competitività per fare concorrenza al mercato. Non tutto è ancora operativo, ma il nostro disegno è pronto per essere presentato alla comunità finanziaria".
Il piano punta sulla rete di vendita tradizionale, prevalentemente cioè sulla struttura agenziale al servizio della quale l'azienda sarà orientata nella totalità. La risorsa distributiva è la caratteristica principale del gruppo Fondiaria-SAI, che intende focalizzare su questo valore tutte le proprie energie.

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