Trasparenza per la salute

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 maggio 2005 19:44
Trasparenza per la salute

Tempo di cominciare a pensare ai bagni al mare, e l'unica preoccupazione non dovrebbe essere quella di entrare nei costumi dell'anno precedente, ma anche di sapere in che acque ci tuffiamo, se e dove è ancora possibile fare un bagno nei nostri mari o laghi senza rischiare di avvelenarci. Arpat Toscana ha messo in rete un interessante servizio per i cittadini, con la funzione di tenerli aggiornati sullo stato delle acque della Regione, monitorate in maniera costante secondo i parametri previsti dalla legge con D.P.R.

n. 470/82 (e successive modifiche ed integrazioni), che detta i parametri in materia igienico-sanitaria delle acque di balneazione interne e marine, lo stato delle acque è consultabile per ambiti territoriali cui si può accedere tramite mappe digitali. Le Regioni hanno il ruolo di individuare, sulla base delle analisi, le zone idonee o non idonee alla balneazione, e di stabilire dei punti di campionamento, per questo motivo sono anche responsabili dei dati che diffondono e della loro affidabilità.

L'Arpat ha anche il compito di tutelare le acque marine e costiere, le zone lagunari e lacustri, e quindi l'attività di monitoraggio non è fine a se stessa, ma si traduce in un ruolo di controllo, la cui operatività è affidata al battello oceanografico Poseidon e alle sue strumentazioni all'avanguardia per misure, rilievi e campionamenti, che tengono sotto controllo 11 parametri (microbiologici, chimici, e chimico-fisici) . Tramite internet Arpat realizza una buona parte del suo dovere di comunicazione e l'obbligo alla trasparenza, i tratti balneari sono in rete e da quest'anno i risultati delle analisi sono accessibili e consultabili per tutti, e aggiornati in tempo reale, infatti i controlli vanno ripetuti una o due volte al mese.

Sulle mappe si distinguono i punti balneabili grazie al colore, che sarà verde in caso di via libera, giallo se si stanno ancora effettuando i controlli, e rosso nei punti che non sono confacenti ai parametri. Sul sito è anche accessibile un elenco di zone a divieto permanente perché adibite a zone portuali o aree di attracco natanti.

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