Siglato un protocollo fra le Associazioni dell’artigianato e i sindacati dei lavoratori dipendenti per il settore dell’acconciatura e dell’estetica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 aprile 2005 14:46
Siglato  un protocollo fra le Associazioni dell’artigianato e i sindacati dei lavoratori dipendenti per il settore dell’acconciatura e dell’estetica

Contratto regionale, formazione, previdenza integrativa, sicurezza del lavoro sono i principali contenuti del protocollo siglato fra le Associazioni dell’artigianato e i sindacati dei lavoratori dipendenti per il settore dell’acconciatura e dell’estetica. Il protocollo, siglato a livello regionale fra Federacconciatori e Federestetica CNA, Confartigianato e Casartigiani e Filcams- CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL, prevede un confronto attivo fra le parti per dare risposte concrete alle specificità del settore dei servizi al benessere e all’estetica della persona, che sta attraversando una fase di profonda trasformazione.

Si tratta di un settore in crescita, con in Toscana circa 8.400 imprese artigiane che occupano 16.500 addetti, nel quale le diverse e modificate esigenze della clientela richiedono sempre più maggiori e diverse professionalità per gli addetti e una sempre più alta specializzazione per le aziende.

Con il protocollo associazioni artigiane e sindacato si impregnano ad avviare il confronto per l’accordo integrativo regionale, come previsto dal CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro) e dalla normativa vigente, confronto che verterà anche su orario e mercato del lavoro, sui fabbisogni formativi per costruire un Piano formativo settoriale per la formazione professionale degli addetti dei settori tradizionali (estetica e acconciatura) e per l’accesso all’esercizio per le discipline nuove (benessere e bio-naturali).
Altri temi affrontati nel protocollo e che quindi saranno oggetto di confronto saranno l’Osservatorio regionale di settore, per il quale le parti si incontreranno periodicamente e che fornirà elementi di analisi a supporto della contrattazione regionale; l’utilizzo degli strumenti dell’Ebret (l’ente bilaterale) a sostegno dei lavoratori e delle imprese, per il consolidamento e la qualificazione delle aziende del settore; anche per gli infortuni e le malattie professionali verrà attivato un confronto annuale per individuare ed eliminare le cause che possono determinare condizioni ambientali nocive.

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