Uniti nell'Ulivo: un voto per far crescere la Toscana
An chiude la campagna elettorale al Saschall

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 marzo 2005 23:24
Uniti nell'Ulivo: un voto per far crescere la Toscana<BR>An chiude la campagna elettorale al Saschall

Dopo che ieri Scelli ha battezzato a Firenze con Berlusconi il suo movimento giovanile, Gianni De Michelis, domani alle ore 11.30, sará al Cinema Fulgor. "L'attività politica di Scelli è incompatibile con il ruolo alla Cri - Filippeschi denuncia- l'iniziativa un flop clamoroso. Ma fanno campagna elettorale."
Un clima di largo consenso riscosso sia dalla proposta programmatica di Martini, che dal progetto di Uniti nell'Ulivo. E ' il giudizio che la presidenza della federazione dell'Ulivo dà della campagna elettorale per le elezioni regionali che si svolgeranno il 3 e 4 aprile prossimi.

"Uniti nell'Ulivo – si legge nel documento della presidenza - che unisce culture e storie politiche diverse nella stessa lista che vede candidati a consigliere regionale Alessandro Starnini, Alberto Monaci, Rosanna Pugnalini, Bruna Giovannini".
"I Democratici di Sinistra – si legge ancora - , la Margherita, i Cittadini per L'Ulivo, lo Sdi invitano tutti gli elettori a votare e sostenere la lista Uniti nell'Ulivo per far crescere la Toscana nello sviluppo sostenibile e nella coesione sociale e per aprire la strada al cambiamento del governo nazionale perché il centrodestra ha fallito e condotto l'Italia al declino economico e sociale".


"Alla vigilia del voto regionale il governo Berlusconi – confermando il suo carattere centralista ed autoritario- ha impugnato un'altra legge toscana. Prima lo statuto, poi la legge sul condono, quella sulle discriminazioni sessuali, la nuova legge urbanistica ed infine quella sul lavoro con la quale la Toscana ha cercato di porre un limite alla mercificazione ed alla precarietà introdotte con la legge 30. E' sempre più evidente che con il voto i cittadini toscani hanno la possibilità di riaffermare di essere padroni dei loro destini".
"La federazione de L'Ulivo – si legge ancora - vuole richiamare l'attenzione sul valore politico di questo voto, perché sono in gioco valori fondamentali minacciati dalla revisione costituzionale, votata solo dal centrodestra, che concentra nelle mani di una sola persona, il capo del governo, poteri che hanno una grande influenza sui diritti e sulle libertà dei cittadini.

Uno stravolgimento della Costituzione che con la devolution introduce disuguaglianze inaccettabili tra i cittadini delle diverse regioni italiane".
"Uniti nell'Ulivo – recita il documento - di fronte ad una revisione che ha cambiato oltre quaranta articoli della carta fondamentale, ritiene assolutamente necessario e doveroso il ricorso al referendum confermativo che, prima delle elezioni politiche del 2006, consenta di promuovere un' informazione capillare tra i cittadini ed affidi il giudizio definitivo alla sovranità popolare.

Il governo, dopo anni di totale assenza, cerca di strumentalizzare il rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici che si sentono sviliti dal mercato delle cifre e soprattutto dal tentativo politico e culturale di far crescere nell'opinione pubblica un sentimento di ostilità nei confronti dello Stato e di tutto il settore pubblico".
A pochi giorni dal voto la benedizione di Franco Marini alla lista provinciale di Uniti nell’Ulivo ha richiamato ieri, mercoledì 30 marzo, una folla numerosa e attenta nella sala dell’Hotel Garden.

Seduti al tavolo del dibattito, oltre al segretario amministrativo nazionale della Margherita, c’erano Franco Pazzaglia, portavoce provinciale della lista Uniti nell’Ulivo, Graziano Battisti, segretario provinciale della Margherita, Alberto Monaci, candidato al consiglio regionale della Toscana e Franco Ceccuzzi, segretario provinciale dei Democratici di Sinistra.
Primo a prendere la parola, il portavoce della lista Uniti nell’Ulivo Pazzaglia, che ha voluto sottolineare la robustezza della coalizione e la pari dignità dei partiti che la compongono.

A seguire l’intervento di Alberto Monaci, che ha esaltato il giovane statuto della Toscana come sintesi coerente delle migliori culture politiche e ha indicato come principio ispiratore del futuro governo della regione, la necessità di coniugare le ragioni di produzione con quelle dell’uguaglianza.
“Sono ottimista sul risultato elettorale di queste elezioni regionali - ha detto Franco Marini all’inizio del suo lungo intervento – e questo non sulla base degli sforzi fatti negli ultimi due mesi di campagna elettorale, ma perché credo che il clima in Italia sia profondamente cambiato.

Oggi avvertiamo una consapevolezza diffusa nei cittadini rispetto a temi preoccupanti come la precarizzazione del lavoro e la crescita bloccata dell’economia del Paese. Rispetto a campagne elettorali come quelle del 2001 – ha continuato il segretario nazionale della Margherita – è evidente che gli elettori non accetteranno una comunicazione che propone un ottimismo fuori dalla realtà o la vendita di un’illusione.” Quello di Marini è stato un accorato appello al ritorno della regola politica anche sul piano comunicativo, dove tutto non è lecito, dove non è onesto promettere ai cittadini tutto ciò che chiedono al posto di proporre quello che effettivamente può essere realizzato.

“Il rapporto con l’elettore va basato sul rispetto e deve essere una preoccupazione costante della nostra coalizione, a tutti i livelli dell’organizzazione politica”.
Quella portata avanti dalla Federazione dell’Ulivo, ha detto Marini, è una politica riformista, che vuole mantenere il rispetto delle regole di mercato senza mai dimenticare la tutela del sociale, sensibile alle ragioni della libertà ma anche dei diritti fondamentali. Critico sulla politica del centro-destra in Italia, che non si pone come forza conservatrice in opposizione al riformismo, ma che segue le sbandate politiche del proprio leader.

Franco Marini ha concluso il proprio intervento facendo autocritica sulla coalizione, individuando la questione dell’unità come il nodo ancora da scogliere. “Spesso le posizioni all’interno della coalizione risultano troppo articolate; è innegabile che Uniti nell’Ulivo raccolga al suo interno un ventaglio di idee ampie e diverse per origine politica e trascorsi, ma c’è una ferma volontà di arrivare alla sintesi sulle grandi questioni politiche. La Federazione, in questo senso, lega con un forte vincolo tutti i partiti che la compongono e le deleghe a questo organo in materia di politica estera, europea e di riforme istituzionali ne danno prova.”

Chiusura di campagna elettorale in grande spolvero, per Alleanza Nazionale che domani Venerdì 1 Aprile, a partire dalle ore 21, festeggia con tanto di brindisi al Teatro Saschall di Firenze insieme al Ministro per l’ambiente Altero Matteoli, al coordinatore regionale on.

Riccardo Migliori, al Presidente di An in Consiglio regionale Maurizio Bianconi (candidato per la Cdl alla vicepresidenza della Regione Toscana) e al suo vice, il capolista di An a Firenze Achille Totaro.
Naturalmente, ad alzare i calici alla conclusione del tour del force elettorale nella convention regionale pubblica di domani sera a Firenze ci saranno anche tutti i parlamentari di An (i senatori Roberto Ulivi e Franco Mugnai e il deputato Luigi Martini) i candidati toscani di An (in particolare i fiorentini Marco Cellai e Nicola Nascosti), i presidenti provinciali, gli iscritti, i simpatizzanti e i semplici curiosi.
Si è svolto questo pomeriggio all’Hotel Londra di Firenze l’incontro tra Alleanza Nazionale e il Partito dei Pensionati.

Il coordinatore di An Riccardo Migliori e il segretario regionale dei pensionati Roberto Olivato insieme al coordinatore provinciale reggente di An Nicola Nascosti hanno discusso dei temi cari a questa particolare categoria di cittadini. Il Partito dei Pensionati ha lanciato un appello a votare alle prossime elezioni regionali del 3 e 4 aprile Alleanza Nazionale, nelle cui liste compare anche il nome dello stesso Roberto Olivato.

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