Pergola: Voci d'europa, la memoria dal 1 al 3 aprile

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 marzo 2005 22:26
Pergola: Voci d'europa, la memoria dal 1 al 3 aprile

Prosegue l’esperimento della Pergola aperta dalle 10 alle 24 per la proiezione in video dei capolavori di Luchino Visconti, domani Venerdì 1 aprile sono in programma nella Sala Oro alle 10.00 – Le notti bianche (1957, Italia), alle 14.00 – Morte a Venezia (1971, Italia) e alle 16.30 – Lo straniero (1967, Italia). Sabato 2 aprile alle 11.00 è la volta di Ossessione (1943, Italia) e domenica 3 aprile sempre alle 11.00 Senso (1954, Italia).
Dal palcoscenico della Pergola allo schermo del Cinema Alfieri Atelier: Massimo Ranieri rivedrà insieme al pubblico venerdì 1 aprile alle 15.00 Metello (1970, Italia) regia di Mauro Bolognini, tratto dal romanzo "Metello" di Vasco Pratolini, che lo vide protagonista diciottenne agli inizi della sua carriera insieme a Ottavia Piccolo e Lucia Bosè, ad introdurre il film Suso Cecchi D’Amico e Claudio Carabba.
La voce della memoria più efferata della storia europea è affidata al debutto alle 20.45 nel Saloncino della Pergola di Ascoltami bene di Emanuela Giordano.
Lo spettacolo è liberamente ispirato alle lettere e ai diari di Etty Hillesum, giovane olandese nata nel 1914 da una famiglia della borghesia intellettuale ebraica, e morta ad Auschwitz nel novembre del 1943.

Tra il 1941 e il 1942 tenne, ad Amsterdam, un diario costituito da undici quaderni. Scrisse, poi, molte lettere dal campo di smistamento di Westerbork, in cui era entrata in un primo tempo come "volontaria". I suoi amici tentarono senza successo di farne pubblicare i manoscritti post mortem. Solo trentacinque anni dopo fu data alle stampe una prima antologia. Oggi, la Hillesum è tradotta e pubblicata in tutti i paesi del mondo. I diari travolgono per freschezza e autenticità, per i cedimenti dichiarati, gli improvvisi recuperi, il profondo desiderio di spiritualità e di pace, di amore e libertà.

Una libertà morale, vitale, che non cede neanche davanti alle umiliazioni e ai patimenti ed, infine, al destino certo di morte che Etty affronta in un treno blindato, cantando.
Vera, moderna, cosmopolita, Etty è una visionaria e un’asceta ma, al tempo stesso, è una giovane donna attraversata da potenti stimoli erotici, da desideri contradditori. Nel suo tramestio interiore c’è posto per la banalità come per la poesia. Etty affronta i suoi limiti, non si racconta migliore di quello che è, non si gloria delle sue capacità, né del suo sapere.

Succhia la vita con energia febbrile, impara, ascolta. Decide - infine - che la sua missione sarà quella di essere testimone del suo tempo, ingiusto e feroce, incomprensibilmente malvagio, ma pur sempre tempo di vita.
Emanuela Giordano tesse una ballata ispirata al "cuore pensante" di Etty, capace di superare odi e ipocrisie, intenta a farsi domande senza accontentarsi di facili risposte. Mascia Musy, interprete ideale, evoca - attraverso continue vibrazioni psicologiche - immagini intense ed emozionanti che permettono allo spettatore di osservare Etty dal buco della serratura, per rubarne le verità segrete.


Lo spettacolo replica sabato alle 20.45 e domenica alle 15.45.

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