E' la proposta del sindaco fatta propria dal consiglio comunale. «Abbiamo il dovere di ricordare un uomo valoroso che ha servito le istituzioni fino in fondo, non esitando a sacrificare la propria vita - ha aggiunto - di fronte a questa vicenda dobbiamo dare risposte chiare e sincere su come sono andati i fatti, così come ha chiesto il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. E come ha chiesto con determinazione il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, che ha convocato l'ambasciatore americano in Italia per sollecitare l'amministrazione statunitense a fornire tutti i chiarimenti».
«Il sindaco - ha concluso il presidente del consiglio comunale - si è già mosso nei confronti del prefetto, perché Firenze ospiti un ricordo di Calipari, dedicandogli uno spazio nella nostra città. Per ricordare quest'uomo come un esempio importante da imitare. E' una morte che si poteva evitare».
Quanti giorni all'alba? Un digiuno per Giuliana
Giuliana Sgrena è libera, ha riacquistato la libertà dopo un mese esatto di rapimento. Il digiuno che in pochi giorni ha visto aggregare oltre 500 persone e più di 100 associazioni va comunque avanti per chiedere la liberazione degli altri ostaggi, la fine dei bombardamenti e il ritiro delle truppe dall’Iraq.
Una mostra per Giuliana martedì 8 marzo -ore 16.30- alla Casa del popolo 25 Aprile, via Bronzino 117
Inaugurazione della mostra delle fotografie realizzate da Giuliana Sgrena negli scenari di guerra.
Saranno presenti Luciana Castellina, Mara Baronti(commissione regionale pari opportunità) e Barbara Nativi (direttore artistico teatro della Limonaia), che farà alcune letture da una selezione di reportage di Giuliana Sgrena. La mostra resterà aperta fino al 16/3 e sarà in seguito ospitata da vari circoli arci in tutta la Toscana.
