Elezioni Primarie il 20 febbraio 2005

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 febbraio 2005 21:56
Elezioni Primarie il 20 febbraio 2005

L’accordo tra Ulivo e rifondazione per le prossime elezioni regionali sembra sempre più difficile. Ma per Chiti (DS) bisogna continuare a provarci; per Giordano (Prc) la colpa è dei vertici toscani della quercia.

La legge approvata dal Consiglio regionale della Toscana il 15 dicembre 2004 (70/2004) è la prima legge in Italia che si propone di promuovere e regolamentare uno strumento di partecipazione politica democratica che, specie negli ultimi anni, è stato spesso evocato, ma raramente praticato e sperimentato.

Le elezioni primarie si propongono come un momento in cui i cittadini e gli elettori sono chiamati a decidere su uno dei passaggi-chiave della vita democratica, ossia la fase in cui i partiti e le coalizioni decidono sulle candidature da proporre agli elettori.
La legge toscana, per la prima volta, si propone di offrire una cornice istituzionale rigorosa alla possibile adozione di questo strumento di selezione della classe politica: la legge offre un insieme di regole a cui possono ricorrere i partiti e le coalizioni che lo richiedano.

Stante il quadro costituzionale vigente (che vede i partiti come “associazioni private”) non sarebbe stato possibile rendere obbligatorie le primarie: è possibile, però, e certo rientra nelle prerogative e nelle finalità di un’istituzione come la Regione, promuovere e allargare tutte quelle forme di partecipazione che possono rendere più viva e ricca la vita democratica di una comunità.
CHI VOTA
La legge prevede PRIMARIE APERTE a tutti gli elettori che esercitano il diritto di voto alle elezioni regionali.
In via subordinata, un soggetto politico che lo richieda espressamente può chiedere di svolgere elezioni primarie riservate ad un albo di propri elettori, preventivamente formato a cura dello stesso soggetto politico.

Per queste primarie “chiuse” la legge prevede inoltre la possibilità che esse si svolgano attraverso modalità diverse (ad esempio, conventions provinciali o regionali)
QUANDO SI VOTA
Si vota domenica 20 febbraio, dalle ore 8 alle ore 20
DOVE SI VOTA
La legge prevede l’istituzione di seggi speciali per le primarie in cui vengono unificate le sezioni “ordinarie” previste per le elezioni regionali.
Le sezioni speciali devono essere almeno una in ogni comune o almeno una ogni ventimila elettori.

I comuni, però, possono decidere di istituirne in numero maggiore, qualora lo ritengano necessario, al fine di favorire una maggiore partecipazione dei cittadini.
COME SI VOTA
· L’elettore che intende partecipare alle elezioni primarie promosse da un partito o da una coalizione si presenta al seggio speciale a cui è stata assegnata la sezione “ordinaria” in cui egli normalmente vota.
· L’elettore chiede al presidente del seggio la scheda delle elezioni primarie a cui intende partecipare (la legge prevede schede distinte per ciascun tipo di primarie)
· Per votare, l’elettore deve presentarsi con un documento valido di identità e, ove ne sia in possesso, con la tessera elettorale.
· Il presidente verifica che l’elettore sia iscritto nelle liste elettorali di quella sezione e gli consegna la scheda richiesta.
· L’avvenuto esercizio del voto viene annotato a margine delle liste elettorali.

I registri con l’elenco degli elettori che hanno votato, una volta concluse le operazioni elettorali, vengono sigillati e consegnati all’Ufficio elettorale del Comune, che provvederà successivamente a distruggerli.
SU COSA SI VOTA
La legge prevede che siano possibili tre tipi diversi di elezioni primarie e che ogni soggetto politico indichi a quale di esso voglia fare ricorso:
· le primarie per il Presidente della Giunta regionale
· le primarie per i candidati provinciali alla carica di consigliere regionale
· le primarie per i candidati regionali alla carica di consigliere regionale (i “candidati regionali” sono una sorta di capolista regionale di partito, e sono una figura di candidato creata dalla nuova legge elettorale toscana, in sostituzione del vecchio, cosiddetto “listino regionale” di dieci nomi, previsto dalla vecchia legge)
Un partito o una coalizione può anche decidere di promuovere le primarie per uno solo dei possibili tipi di primarie
I CANDIDATI ALLE PRIMARIE: QUANTI SONO E QUANTI E’ POSSIBILE SCEGLIERNE
I candidati alle elezioni primarie sono proposti dai soggetti politici che dichiarano di voler partecipare alle primarie.

Ogni soggetto politico, autonomamente, può darsi un regolamento interno per decidere le modalità delle proprie candidature da proporre agli elettori delle primarie.
OGNI ELETTORE PUO’ ESPRIMERE UN SOLO VOTO, quale che sia il tipo di elezioni primarie a cui partecipa
Il numero di candidati varia secondo il tipo di elezioni primarie:
· I candidati alle primarie per la carica di Presidente possono essere due o tre.
· I candidati alle primarie per la scelta dei candidati regionali possono essere da un minimo di due ad un massimo di dieci.
· I candidati alle primarie per i candidati delle liste provinciali variano da provincia a provincia, secondo il numero di candidati previsti dalla nuova legge elettorale regionale per ciascuna di esse.
· Le liste devono essere composte rispettando un ordine alternato di genere per i candidati e per le candidate.
· Il numero di candidati alle primarie deve essere comunque superiore di almeno uno a quello previsto per le elezioni regionali, fino ad un massimo del doppio.

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