Si svolgeranno il 20 febbraio le elezioni primarie regionali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 dicembre 2004 01:28
Si svolgeranno il 20 febbraio le elezioni primarie regionali

firenze- Si terranno domenica 20 febbraio prossimo le prime elezioni primarie della storia della Repubblica italiana. Il presidente della Regione Toscana Claudio Martini ha firmato ieri il decreto che indice le consultazioni con cui i partiti potranno far scegliere ai propri iscritti e simpatizzanti i candidati da mettere in lista nelle prossime elezioni regionali che si svolgeranno, con molta probabilità, domenica 3 e lunedi 4 aprile prossimi.
La nuova legge elettorale toscana, infatti, ha eliminato il voto di preferenza ma una nuova legge approvata il 15 dicembre scorso permetterà di selezionare i candidati attraverso elezioni primarie.

I partiti che lo richiederanno potranno così chiamare alle urne tutti gli elettori, offrendo loro la possibilità di scegliere i propri candidati al Consiglio Regionale. Il 3 e 4 aprile si voterà dunque solo per i presidenti e per le liste che li sostengono, dalle quali emergeranno i 65 consiglieri regionali eletti. I partiti possono, ma non hanno l'obbligo, scegliere tramite le primarie i propri candidati. Hanno tempo fino al 31 gennaio per presentare le liste dei propri candidati che dovranno essere in un numero superiore, fino a un massimo del doppio, dei seggi previsti per ciascuna provincia.

Saranno i Comuni a predisporre i seggi dove si terranno le primarie: uno almeno per ogni Comune e comunque almeno uno ogni 20.000 elettori. L’organizzazione delle primarie e delle elezioni regionali è, per la prima volta, completamente a carico della Regione che ne sosterrà anche le spese. La Toscana, dopo il via libera della Corte Costituzionale al nuovo Statuto, sarà anche, quasi certamente, l’unica regione italiana che potrà votare con una propria nuova legge elettorale. “E’ un’importante riforma quella che abbiamo avviato per primi in Europa – dice il presidente della Regione Claudio Martini – perché apre un processo di partecipazione democratica.

Ed è molto positivo che a questo risultato si sia giunti con il consenso della maggior parte delle forze politiche”. (dp)

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