Cambia il linguaggio della pubblica amministrazione?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 dicembre 2004 14:20
Cambia il linguaggio della pubblica amministrazione?

FIRENZE 14 DICEMBRE 2004- "La musica è cambiata; un'unica squadra per fare goal; silenzio, parla Mario, Lucia; diamoci del noi": sono alcune delle head line (slogan) proposte dalle agenzie pubblicitarie e dai singoli professionisti che hanno partecipato al concorso "Il pubblico parla al privato", lanciato dal Comitato per la promozione dell'Imprenditoria Femminile e dalla Camera di commercio di Firenze.
Il Bando ha richiesto idee per uno spot televisivo, o radiofonico, e per una campagna stampa che avessero la capacità di trasferire l'immagine di un'amministrazione fuori dai luoghi comuni, più aperta e vicina alle esigenze dei cittadini e delle imprese.

"Nella costruzione di un nuovo rapporto tra cittadini e amministrazioni è necessario migliorare la comunicazione - ha spiegato il presidente della Camera Luca Mantellassi - per garantire maggiore trasparenza all'attività amministrativa e per rendere le decisioni più comprensibili e vicine alle esigenze e ai bisogni della collettività".
Oltre 20 i progetti presentati, esposti da oggi in una Mostra per consentire a tutti di esprimere le proprie preferenze, votando attraverso una postazione Internet, o compilando l'apposita scheda o da casa via computer cliccando su http://idee.firenzetecnologia.com (Camera di Commercio, p.za Mentana 2 - fino al 10 gennaio).
La votazione del pubblico andrà ad aggiungersi, nella graduatoria finale, al giudizio della Giuria composta da Cristina Bandinelli, presidente del Comitato per l'Imprenditoria Femminile, Simona Izzo, Grazia Carifi, Isabella D'Antono, Laura Del Buono, Miranda Ferrara, Stefania Ippoliti, Mercedes Tamburin, Betty Barsantini e Sibilla della Gherardesca.

Al termine della mostra saranno attribuiti i premi.
Passando tra un manifesto e l'altro emerge l'immagine positiva di un Ente cambiato, moderno, che sa essere ironico, vicino anche ai giovani, aperto al dialogo ed alla partecipazione. Sono campagne che si prestano ad una lettura universale, che vogliono 'de-istituzionalizzare il linguaggio burocratico", proiettate a trasferire valori fondamentali come quello della trasparenza, della fiducia e della sicurezza in un rapporto nuovo tra pubblico e privato.

Così ora sono i fumetti, ora scene di matrimonio, ora una partita di calcio che, inaspettatamente, ci raccontano con semplicità e colori i servizi della pubblica amministrazione.
"L'idea di questo concorso nasce dall'analisi delle principali norme che regolano l'amministrazione pubblica e che vedono nella comunicazione lo strumento di un processo di rinnovamento rivolto ad un cittadino sempre più cliente/utente", ha spiegato Cristina Bandinelli. "Per una volta un comitato di donne si fa promotore di un progetto non strettamente legato alle questioni femminili.

Crediamo che siano maturi i tempi perché la donna diventi protagonista in tutti i settori".
Espongono, in mostra, gli studi Quartet ed Interazione di Paola Piazzasi, per la categoria senior; Arteflos, Giancarlo Antonio Commerci, Comunica, Dueventi Comunicazione, Kidstudio Communications, Inedita, Mediagrafica di Maria Antonietta Rinaldi, Studio A&C Comunicazione per la categoria junior.

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