Sequestrate centinaia di borse e portafogli a Firenze
Carabinieri Arezzo scoprono traffico reperti archeologici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 novembre 2004 19:15
Sequestrate centinaia di borse e portafogli a Firenze<BR>Carabinieri Arezzo scoprono traffico reperti archeologici

Un'importante operazione, denominata 'Etrusco', ha reso possibile il rinvenimento e il sequestro di alcune centinaia di reperti archeologici provenienti dalla provincia aretina e dall'alto Lazio. I militari, dopo essere stati per giorni sulle tracce di un ricettatore aretino, sono intervenuti appena in tempo per impedire che oltre 20 pezzi, dei quali era gia' stato stilato un vero e proprio catalogo con relativi prezzi di vendita, venissero venduti a collezionisti privi di scrupoli. Una serie di perquisizioni ha permesso di scoprire, in casa di un aretino con la 'passione' per gli scavi, un vero e proprio Museo Archeologico composto da diverse centinaia di reperti, molti dei quali di elevato valore.

Due le persone denunciate per i reati di ricettazione ed omessa denuncia di ritrovamento e detenzione di materiale archeologico, mentre i reperti, dal valore di 100 mila euro, verranno consegnati dall'Arma alla Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana per poter essere esposti presso il Museo archeologico di Arezzo.

Oltre 630 oggetti in pelle sequestrati e nove cittadini extracomunitari fermati. E' questo il risultato dell'operazione "Extralarge" effettuata oggi nel primo pomeriggio dal reparto antidegrado della Polizia Municipale e dai carabinieri della stazione Uffici.

Nel mirino i venditori abusivi di oggetti in pelle. Il blitz è scattato dopo alcune segnalazioni in merito alla presenza di ambulanti in via Calimala, via Por Santa Maria, nella zona di Ponte Vecchio e nel piazzale degli Uffizi. Agenti di Polizia Municipale e carabinieri hanno fermato 9 cittadini extracomunitari, su cui sono in corso gli accertamenti del caso. Rilevante il "bottino" dell'operazione: 632 tra borse e portafogli per i quali è scattato il sequestro amministrativo e non penale. Non è infatti ipotizzabile il reato di contraffazione di marchio, perché gli oggetti confiscati sono molto simili a quelli delle griffe più famose (come Luis Vuitton o Gucci) ma se esaminati attentamente si nota che presentano alcune differenze: per esempio invece delle iniziali LV intrecciate, ci sono le lettere EX da cui appunto il nome dato all'operazione "Extralarge".

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