Animalisti Italiani e Movimento UNA hanno manifestato davanti alla sede della Federcaccia nel giorno di Sant’Uberto, protettore dei cacciatori

Redazione Nove da Firenze
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03 novembre 2004 19:35
Animalisti Italiani e Movimento UNA hanno manifestato davanti alla sede della Federcaccia nel giorno di Sant’Uberto, protettore dei cacciatori

Firenze, 3 novembre 2004 - maschere e costumi, fischietti e trombe per ricordare la strage di oltre cento milioni di animali selvatici e di decine di persone. Alla manifestazione ha aderito e partecipato Carlo Consiglio, Presidente della LAC, Lega Abolizione Caccia.

“Sant’Uberto, Santo protettore dei cacciatori, di cui cade la ricorrenza il 3 novembre,” – dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani Onlus – “si è in realtà convertito e pentito per il miracoloso incontro con un cervo che portava sulle corna un crocifisso.

Il nostro augurio, dunque, è che sempre più cacciatori si pentano e depongano il fucile, seguendo il fulgido esempio del Santo e per fortuna i cacciatori si stanno ‘estinguendo da soli’: erano un milione e mezzo negli anni ’80, sono ridotti a 704.000 nel 2004. Per la nuova stagione venatoria iniziata a settembre, il bilancio, oltre all’uccisione di milioni di volpi, uccelli, conigli, lepri è già di 11 morti e 37 feriti tra le persone, mentre lo scorso anno sono stati 54 i morti e 89 i feriti tra bambini, turisti, escursionisti (fonte LAC).



“La nostra manifestazione contro la caccia di fronte alla Federcaccia ha anche lo scopo” – dichiara Ebe Dalle Fabbriche, Presidente del Movimento UNA – “di chiedere a tutti i parlamentari, anche della maggioranza, d’impedire il cammino del testo unificato (sostenuto dal Ministro dell’Agricoltura Alemanno) che stravolge l’attuale legge sulla caccia (157/92), attualmente in discussione presso la Commissione Agricoltura della Camera, che propone di riaprire la caccia nei Parchi, di depenalizzare i reati venatori, di allungare la stagione venatoria e le specie cacciabili e di consentire di sparare persino dalle barche! Tutto questo nonostante il 72% degli italiani si dichiari favorevole all’abolizione totale della caccia!”.

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