Il sindaco e presidente Anci Domenici: "Le proposte dei Comuni per correggere la manovra della Legge Finanziaria e rilanciare lo sviluppo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 ottobre 2004 00:05
Il sindaco e presidente Anci Domenici:

No all'estensione del patto di stabilità per i piccoli comuni, sì all'introduzione di tributi di scopo straordinari e a tempo determinato e per finanziare investimenti, un patto agevolato per il sud, maggiori risorse per il fondo per l'edilizia scolastica. E ancora, il rifinanziamento del fondo nazionale per il sostegno alle abitazioni in locazione. Sono alcune delle proposte - sono 15 in tutto - da sottoporre da subito all'attenzione del governo, approvate oggi dal direttivo dell'Anci riunito in Campidoglio, al termine della manifestazione dell'Associazione nazionale dei Comuni, per protestare contro la legge Finanziaria, in discussione alla Camera.

"Oggi - ha detto il sindaco e presidente Anci Domenici - qualche centinaio di amministratori hanno dato sostegno, venendo qui, alla nostra iniziativa che è cominciata la settimana scorsa con l'audizione in commissione Bilancio alla Camera. Già in quella sede abbiamo avuto un riscontro positivo. Le nostre richieste sono state giudicate ragionevoli e fondate. Ora speriamo che sia la maggioranza che l'opposizione siano in grado di recepire le nostre richieste". "Se ci deve essere sviluppo - ha detto ancora il sindaco Domenici - gli investimenti, contrariamente a quanto prevede la Finanziaria, non devono rimanere fuori dal patto di stabilità.

Se ci deve essere un patto sullo sviluppo, questa norma va cambiata. I Comuni non possono fare la parte dei cattivi, non li si può obbligare ad aumentare le tasse. Noi non abbiamo nessuna intenzione di prestarci a questo". Il confronto (già iniziato) che l'Anci vuole promuovere con le forze politiche sarà molto serrato e si concluderà con l'appuntamento dell'assemblea congressuale di Genova dal 3 al 6 novembre. "In quella sede - ha concluso il sindaco Domenici - faremo il punto, ma vorrei sottolineare che vi è una convergenza con sindacati e Confindustria sul fatto che a questo paese servano politiche di sviluppo, politiche che però questa Finanziaria non promuove".(seg-red)

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