firenze- Dieci giorni per esplorare un’esperienza che è al tempo stesso arte e impegno sociale. Dieci giorni, dall’8 al 17 ottobre, per avventurarsi tra i ‘Teatri dell’anima’, laboratori di recitazione per portatori di handicap, dialoghi tra apparenti diversità dove le tecniche dell’attore sono utilizzate per cercare nuove forme di espressione e creatività.
La Regione Toscana, assieme ad altri partner pubblici e privati, sarà tra i promotori della serie di workshop, incontri, conferenze e spettacoli che si terranno nei prossimi giorni alla Limonaia di Villa Strozzi e nei teatri Everest, Cantiere Florida e di Rifredi, a Firenze.
Al centro di ogni iniziativa saranno esperienze artistiche condotte con disabili fisici e psichici, attraverso percorsi educativi e riabilitativi dove il teatro diventa al tempo stesso strumento terapeutico e di socializzazione.
“Le tecniche dell’attore – spiega l’assessore regionale alla cultura, Mariella Zoppi - sono strumenti preziosi per chi è alla ricerca di una possibilità di espressione. Il teatro e le tecniche di recitazione sono un veicolo ideale per approfondire le diverse possibilità del sentire e del comunicare.
La Regione ha sempre sostenuto esperienze come questa, dove attenzione al disagio sociale e impegno artistico si uniscono e trovano un canale per mostrare e valorizzare i risultati raggiunti”. Nei giorni del ‘Teatri dell’anima’ tra la Limonaia di Villa Strozzi ed i tre teatri coinvolti nell’iniziativa si alterneranno momenti di riflessione e dimostrazioni dei risultati ottenuti: ci saranno spettacoli e proiezioni di video che documentano esperienze di lavoro, momenti di discussione ed un convegno conclusivo, in programma sabato 16 ottobre dalle ore 9.30 alle ore 17.30 a Palazzo Vecchio.
Tra le iniziative principali ‘Risvegli. Avere un mondo è qualcosa di più del semplice essere al mondo’, mostra fotografica a cura di Isole Comprese Teatro, con foto di Simone Donati. Gli scatti, che resteranno esposti presso la Limonaia da lunedì 11 fino a domenica 17, documentano pratiche di laboratorio teatrale e spettacolo realizzate dai centri Fili e colori, Albero vivo e Il giaggiolo, che lavorano con pazienti psichiatrici e portatori di handicap fisico.
