Forza Italia: «Il sindaco abbia maggiore rispetto verso la corte dei conti»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 ottobre 2004 22:09
Forza Italia: «Il sindaco abbia maggiore rispetto verso la corte dei conti»

«Il sindaco abbia maggiore rispetto verso la corte dei conti». Lo chiedono, in un ordine del giorno, il capogruppo di Forza Italia Paolo Amato, il vicecapogrupo Gabriele Toccafondi, i consiglieri Domenico Valentino, Bianca Maria Giocoli, Massimo Pieri, Marco Stella, Jacopo Bianchi, Enrico Bosi dopo le dichiarazioni del sindaco «su alcuni comportamenti poco ortodossi della corte dei conti regionale». Nell'ordine del giorno si considera, anzitutto, «l'eccessivo ricorso ad incarichi esterni un indicatore di cattiva gestione amministrativa» e «si ritiene doveroso discutere in un'apposita seduta i problemi dell'affidamento delle consulenze e dei necessari controlli».

In secondo luogo si chiede al sindaco «di predisporre un apposito "Libro Bianco" contenente il numero preciso delle consulenze affidate nel corso dei suoi mandati, le motivazioni del ricorso a tali consulenze, gli elenchi con i nomi ed i curricula degli esperti nominati, le modalità e le motivazioni della loro scelta, i risultati e le conclusioni di ogni singola consulenza, i costi sostenuti e la loro congruità». Amato e gli altri consiglieri di Forza Italia giudicano «inopportuno l'intervento del sindaco presso il presidente della corte dei conti e si dissocia da tale iniziativa, non apparendo infatti ammissibile che il sindaco Domenici, contraddicendo peraltro la responsabile presa di posizione del vice sindaco, vesta appositamente i panni di presidente dell'ANCI per attaccare la magistratura contabile, la quale, nell'ambito del suo autonomo potere istruttorio ha semplicemente aperto un'inchiesta sulle consulenze e sugli incarichi professionali affidati dall'amministrazione comunale».

«La Costituzione - prosegue l'ordine del giorno - prevede l'irresponsabilità solo per gli atti compiuti da presidente della repubblica nell'esercizio delle proprie funzioni, ma non ancora del presidente dell'Anci, né tantomeno per il sindaco Domenici, il quale, pur contando su una pianta organica di circa 5.600 dipendenti, ha elargito una consulenza al giorno e non può dunque sottrarsi all'inchiesta in corso da parte della corte dei conti». Da qui l'invito a Domenici «ad un maggiore rispetto verso la corte dei conti, la quale, oltre ad avere una rilevanza costituzionale che le conferisce piena autonomia, ha sempre goduto del massimo rispetto, a Firenze come nel resto d'Italia».

(fn)

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