Convegno 'Legaltà e democrazia': il sindaco Domenici preoccupato per il processo di riforma costituzionale

Redazione Nove da Firenze
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01 ottobre 2004 12:42
Convegno 'Legaltà e democrazia': il sindaco Domenici <I>preoccupato</I> per il processo di riforma costituzionale

"Questo convegno si tiene in un momento particolarmente importante e delicato per la vita del paese, che sta affrontando il tema della riforma costituzionale. Come sindaco e presidente dell'Anci, e quindi riferendomi in particolare al cosiddetto federalismo, vorrei sottolineare che si tratta di un processo di riforma che suscita profonda preoccupazione: la sensazione è che si stia procedendo ad un assemblaggio di parti non organicamente composte, con il rischio creare un'elevata conflittualità e compromettere le relazioni interistituzionali".

Lo ha detto il sindaco di Firenze e presidente dell'Associazione dei Comuni italiani Leonardo Domenici, portando il suo saluto stamani in Palazzo Vecchio al convegno su "Legalità e democrazia" organizzato dalla Fondazione Sandro Pertini. Domenici ha ricordato che l'ipotesi di Senato federale, con il riconoscimento costituzionale della sola Conferenza Stato-Regioni, esclude dal processo di formazione di leggi ed emendamenti gli enti locali ed i Comuni in particolare, "che sono la base dell'edificio costituzionale e che hanno pari dignità con gli altri livelli di governo".

"Questo lascia prevedere una situazione molto complessa: saprà funzionare? - si chiede il sindaco - Per questo ho scritto al ministro Calderoli, sottolineando il significato politico della scelta di sancire un rapporto privilegiato fra Stato e Regioni. Mi auguro che si riapra una riflessione collettiva sulle conseguenze che la riforma costituzionale comporta, e che si possa aprire un dialogo vero fra le parti, per riuscire a superare anche gli errori del passato".
“Ho partecipato a Palazzo Vecchio al convegno “Sandro Pertini: Legalità e democrazia” teso a ricordare la figura politica e istituzionale di Sandro Pertini –ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini.

Un convegno ricco di spunti e relazioni interessanti grazie alla presenza di autorevoli personaggi. Eppure mi sono sentito smarrito; perlomeno nel primo nucleo di interventi, ci si è dimenticati di ricordare che Pertini fu uno dei fondatori, con Pietro Nenni, del nuovo partito socialista italiano negli anni 20 e che l’intera sua vita politica, peraltro lunghissima, fu spesa nel nome del socialismo italiano. Si è, insomma, proceduto ad una sorta di sradicamento di Sandro Pertini dalla sua storia più intima.

Con ciò ricostruendone una figura parziale. Continuo a ritenere, con Balzac, che la storia di un uomo non sia la sua cronologia”.
“L’ex capo dello stato fu il simbolo vivente dei principi di legalita' e di democrazia”: e' quanto afferma il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel messaggio che ha inviato al presidente della Fondazione Sandro Pertini, Mario Almerighi, per l’apertura della giornata in Palazzo Vecchio.

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