Decreto 168: il Comune di Firenze taglia 4 milioni di euro
Comunità della montana Montagna fiorentina: chiesto al Governo un incontro urgente sulla SS 67

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 agosto 2004 16:21
Decreto 168: il Comune di Firenze <I>taglia</I> 4 milioni di euro<BR>Comunità della montana Montagna fiorentina: chiesto al Governo un incontro urgente sulla SS 67

Come annunciato ieri da un lancio di LaNazione.it si tratta di € 3.950.000. E' la cifra che il Comune di Firenze taglierà dal suo bilancio alla voce "beni e servizi". Il taglio, imposto dal decreto 168 del 12 luglio scorso, è stato approvato nella seduta odierna della giunta, su proposta dell'assessore al bilancio Tea Albini. "L'insensibilità di questo governo - ha sottolineato l'assessore Albini - ci impone delle scelte dolorose che in parte vanno a gravare su importanti servizi rivolti ai cittadini, in particolare agli anziani e disabili, attraverso i tagli alle rette nelle residenze assistite.

Nonostante che Firenze rientri fra i Comuni virtuosi, che hanno cioè rispettato il patto di stabilità al 30 giugno 2004, siamo costretti a ottemperare al diktat imposto dal decreto taglia-spese del governo. Siamo in presenza di condizioni obbligate. I tagli operati non sono fatti né per scelta né per necessità. Con i fondi derivanti dai tagli il governo andrà a finanziare il rinnovo del contratto del pubblico impiego e al risanamento debito pubblico che però noi non abbiamo prodotto". L'assessore Albini ribadisce una volta di più che i tagli riguardano la spesa non ancora impegnata: "Ciò significa che ad agosto si può intervenire in modo significativo solo su alcuni settori".

Il totale dei tagli ammonta a 3.950.000 di euro così ripartiti: Ufficio del sindaco 38.400euro, Ufficio del consiglio 20.800euro, Decentramento 20.800 euro, Quartiere 1 113.600 euro, Quartiere 2 54.960 euro, Quartiere 3 89.600 euro, Quartiere 4 236.000 euro, Quartiere 5 154.800 euro, Segreteria generale 60.000 euro, Servizio Espropri convenzioni Erp 2.000 euro, Direttore generale 4.500 euro, Statistica 28.000 euro, Personale 50.000 euro, Sistemi informativi 230.000 euro, Direzione entrate 56.000 euro, Direzione nuove infrastrutture 9.600 euro, Servizi demografici 20.000 euro, Istruzione 222.201 euro, Cultura, 72.000 euro, Servizi sportivi 20.000 euro, Sicurezza sociale 1.719.337 euro, Ufficio tematico Erp 24.000 euro, Patrimonio immobiliare 60.000 euro, Sviluppo economico 120.000 euro, Ufficio Città sicura 12.000 euro, Polizia municipale 240.000 euro, U.T.

Piano centro storico 80.000 euro, Urbanistica 54.400 euro, Sistema parchi urbani 32.000 euro, Ambiente 80.000 euro, Condono edilizio 25.000 euro. "In merito alla voce più consistente dei tagli che riguarda le degenze per anziani e disabili - ha proseguito l'assessore Albini -, la nostra volontà è quella di garantire al massimo il pagamento delle rette nelle strutture di ricovero. Per questo la giunta ha deciso di destinare tutte le risorse eccedenti al 10% dei tagli, per coprire la voce che riguarda la spesa sociale e in particolare le rette".

Nel dettaglio, il risparmio di spesa derivante dal blocco sulle voci che riguardano "missioni all'estero, convegni, pubblicazioni, spese di rappresentanza e pubblicità, consulenze" eccedente il 10% previsto dal decreto 168, e quello che gli assessorati e i Quartieri possono effettuare, verrà interamente ricondotto alle rette per degenze. Inoltre, a seguito di un incontro, cui hanno partecipato i 5 Quartieri e gli assessorati alla pubblica istruzione, ambiente e sociale, nel quale si è ritenuto di procedere a un riscontro delle spese per determinati servizi.

A questo scopo è stata approntata una verifica, coordinata dall'assessore al decentramento Cristina Bevilacqua, che dovrà evidenziare le reali possibilità per l'intervento. "I Comuni - ha concluso l'assessore Albini - non possono essere lasciati da soli a gestire l'emergenza. C'è la necessità di una concertazione con gli altri livelli istituzionali per capire e affrontare al meglio il problema e soprattutto sono necessari interventi di fiscalità locale, mirati in particolare al sostegno delle categorie più deboli".
Un incontro urgente con il Governo, per chiarire la situazione su la Statale 67 Tosco Romagnola, sparita dal programma delle infrastrutture strategiche allegato al DPEF, questo è quello che chiedono in modo congiunto i Sindaci dei Comuni di Rufina e Pontassieve Stefano Gamberi e Marco Mairaghi ed il Presidente della Comunità Montana della Montagna Fiorentina Nicola Danti.
È di ieri la comunicazione dell’Assessore Regionale alle infrastrutture Riccardo Conti che nel programma delle infrastrutture strategiche allegate dal Governo al DPEF sono state omesse alcune importanti opere , contenute invece nell’Accordo Quadro che la Regione Toscana aveva sottoscritto con lo stesso Governo nell’aprile 2003.

Fra gli interventi che non sono contenuti, tra l’altro, alcuni fondamentali valichi appenninici , ed appunto, la Strada Statale 67 Tosco Romagnola , arteria fondamentale per la viabilità regionale e soprattutto per la Valdisieve e tutto il territorio della Montagna Fiorentina. A rischio sarebbe dunque, in particolare, la variante all’abitato di Rufina, opera inrimandabile per gli abitanti della zona per evitare il forte congestionamento della viabilità.
Gamberi, Mairaghi e Danti esprimono tutta la loro preoccupazione per la scomparsa della SS 67 dal DPEF e chiedono il prima possibile un contatto con il Governo , la preoccupazione è quella che la statale sia stata, in un certo senso, strumentalizzata dal governo.

Per questo motivo i tre amministratori esortano tutti i Consigli dei Comuni interessati al passaggio della ss 67 e la Provincia di Firenze a sostenere la loro battaglia. La statale 67 faceva parte dell’accordo quadro che la Regione aveva sottoscritto con il Governo nell’aprile 2003, ed adesso non c’è più, per questo il Sindaco di Rufina, quello di Pontassieve e il Presidente della Comunità Montana chiedono al Governo una revisione del documento reinserendo, oltre ad altre fondamentali opere per la Toscana, la Tosco Romagnola, ed appoggiano la battaglia dell’Assessore Conti.

L’appello di mobilitazione di Gamberi, Mairaghi e Danti a tutti i Comuni e alla Provincia, si estende anche al Deputato ed al Senatore dei collegi della Valdisieve per fare in modo che l’opera venga reinserita fra quelle strategiche , visto che la SS 67 è uno strumento fondamentale per lo sviluppo dei territori che attraversa. La speranza dei tre amministratori è che tutto si risolva al più presto e che la strada sia reinserita fra le priorità del Governo, se così non fosse tutti gli enti locali della zona si mobiliteranno a sostegno della Regione Toscana.

“Si sta cercando di strumentalizzare la state 67 – afferma il sindaco di Rufina Stefano Gamberi – un’opera fondamentale per lo sviluppo dei nostri territori, che il governo Belrusconi ci vuole tagliare“.

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