Joan Padan alla descoverta delle Americhe di Dario Fo, il 4 agosto (ore 21,30) al Cassero di Castiglion Fiorentino (Ar)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 agosto 2004 16:17
<I>Joan Padan alla descoverta delle Americhe</I> di Dario Fo, il 4 agosto (ore 21,30) al Cassero di Castiglion Fiorentino (Ar)

Uno strepitoso viaggio teatrale, quello dell'attor comico Mario Pirovano, straordinario mimo e affabulatore ( quasi un clone di Dario Fo), sulle orme del maestro, nel riproporre il 4 agosto nel Cassero di Castglion Fiorentino ( e con la regia dello stesso Fo) le gesta di Johan Padan, avventuriero, pendaglio da forca vissuto nel 1500, che suo malgrado s'è trovato dentro la scoperta delle Americhe. Forse il suo nome non è proprio Johan Padan, racconta Fo nelle note che accompagnano il canovaccio della commedia, ma le sue gesta sono autentiche, tratte da decine di storie vere raccontate in prima persona dai comprimari di bassa forza provenienti da tutti i paesi d'Europa.

"Più numerosi di quanto non ci si immagini- ricorda il premio Nobel Fo - furono i marinai di ciurma, le mezze tacche di truppa, che si trovarono a passare dalla parte dei conquistati. Johan Padan, uomo delle montagne, non amava navigare ma si trovò, suo malgrado, costretto al grande viaggio". Viene fatto prigioniero dai cannibali che lo allevano all'ingrasso con l'intento di mangiarselo. Si salva con un colpo di fortuna e diventa sciamano, capo stregone, medico, fino ad essere nominato "figlio del sole che nasce".

Incredibilmente si troverà costretto ad insegnare la dottrina e le storie dei Vangeli a migliaia di indios.
"Ma questa - assicura Pirovano - non è la storia dei soliti perdenti. È anzi l'epopea di un popolo di indios vincenti. che più volte riescono a ricacciare in mare i conquistadores venuti a invadere la loro terra. È "l'altra storia" che Dario Fo ha voluto consegnarci facendo tesoro delle opere di scrittori che la storia ufficiale ha preferito dimenticare, come Guerrero, Altavilla, Cabeza de Vaca, Hans Staden".
Con ironia giullaresca sferzante e realistica, in una strabiliante performance di oltre due ore, Pirovano ci rende complici della storia con il racconto dei coprotagonisti che non contano, i "nullagonisti", gli zozzoni di truppa.

Uno spettacolo dalla grande forza emotiva, da non perdere.

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