Festa della Trebbiatura a Castell’Azzara

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 luglio 2004 18:32
Festa della Trebbiatura a Castell’Azzara

Si terrà il primo di agosto la seconda parte della Festa della Trebbiatura a Castell’Azzara. Appuntamento tradizionale di rilevanza altissima per la riscoperta e la salvaguardia delle tradizioni antiche, la festa della trebbiatura non è solo un vero e proprio rito della terra che si ripete stagionalmente, ma anche una dimostrazione preziosa delle antiche conoscenze.

D’altro canto, Castell’Azzara è un gioiello dell’Amiata e uno dei borghi più intatti tra quelli che compongono la corona attorno alla montagna.

Ricordata da Dante nel Purgatorio per quel Bonifacio degli Aldobrandeschi che l’avrebbe giocata a “zara”, ai dadi, perdendola (anche se questa etimologia viene oggi contestata), fu poi feudo degli Orsini, insediati nelle vicine Città del Tufo. Oggi l’importanza di Castell’Azzara è legata soprattutto all’aspetto rurale, perché esiste lì un percorso delle capanne dei pastori settecenteschi di importanza primaria, perché ci sono ancora cercatori di tartufo amiatino (il 9 agosto si celebrerà la giornata del tartufo) e perché molti dei cittadini conservano ancora una profonda sapienza legata ai prodotti della terra e ai cibi tradizionali.

Ora, la festa della trebbiatura di domenica 1 agosto avrà inizio alle 8 di mattina con la trebbiatura vera e propria, nel corso della quale verrà mostrata l’evoluzione degli attrezzi di lavorazione dalla trebbiatura col somaro alla mietitrebbiatura.

Dopo una sosta per la colazione alle 10, il lavoro ricomincia fino alle 13, quando ci sarà il pranzo. Alle 18.30 tombola, alle 19.30 cena. Durante la giornata farà da cornice la rievocazione dei mestieri di un tempo: carbonai, panierai, impagliatori. Canti popolari in ottava rima e fisarmonica sull’aia allieteranno i lavori.

Per questa diciassettesima edizione della festa, gli organizzatori (associazioni locali e comune) hanno dato un taglio didattico all’evento, invitando i ragazzi dei campi solari organizzati dalla Comunità Montana – come già è successo il 18 luglio per la mietitura – a presenziare alla rievocazione delle antiche tecniche di mietitura e di trebbiatura.

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