La rilevazione congiunturale relativa al 1° semestre 2004, elaborata da CNA Firenze con la compartecipazione della Camera di Commercio, ha visto un leggero miglioramento di alcuni indicatori canonici come il fatturato e gli ordini; il miglioramento – misurato in termini di saldo percentuale - è stato come detto leggero se valutato su base semestrale (indicatore congiunturale), ma abbastanza consistente su base annuale (indicatore tendenziale). Anche il saldo delle aspettative a breve è migliorato in misura significativa rispetto a sei mesi prima.
Gli elementi di continuità con le precedenti indagini sono da ritrovare nelle variabili economico-finanziarie (meccanismo delle riscossioni e giudizio sul rapporto costi-ricavi).
Non si notano rispetto alle precedenti rilevazioni novità di rilievo nell’ampia platea di aziende che operano in c/terzi (sostanziale rispetto delle scadenze di pagamento). Se qualche leggero peggioramento nei saldi è dato registrare, ciò è dovuto in maniera specifica alla componente del c/proprio. Meno felice si presenta il quadro della redditività aziendale per la politica dei prezzi praticata dai committenti.
Buone notizie provengono dal fronte degli investimenti, dove prosegue la favorevole tendenza del semestre precedente riguardo la diffusione della propensione ad investire.
La destinazione degli investimenti è data dai beni strumentali e dagli autoveicoli.
Variazioni effettive di segno positivo sono da registrare sul fronte della dinamica occupazionale.
Per quanto riguarda il decentramento delle lavorazioni, si è rileva un maggior ricorso ad uno strumento che rende marcatamente flessibile il comparto della pelletteria.
I buoni risultati nella prima metà del 2004 (ma il giudizio vale anche per i semestri passati) sono da attribuire essenzialmente ai collaudati meccanismi – organizzativi e commerciali – delle “grandi firme” e più in generale delle imprese leader.
Nella seconda metà del 2003 si produce il miglioramento delle variabili classiche del fatturato e degli ordini, che prosegue e si consolida nella prima parte del 2004.
La successione di due semestri fondamentalmente positivi rende legittimo il giudizio su una probabile inversione di tendenza (nuova fase ciclica positiva).
CONSIDERAZIONI FINALI
Questa indagine ci permette di costruire un quadro molto puntuale sulla traiettoria evolutiva del comparto della pelletteria artigiana.
L’analisi conferma e consolida i positivi risultati della precedente rilevazione, dal punto di vista del fatturato, dell’andamento degli ordini ricevuti, delle aspettative a breve, degli investimenti e della dinamica occupazionale.
Il quadro delle variabili economico-finanziarie si presenta stabilizzato. Nulla di nuovo sotto il sole, potremmo in estrema sintesi affermare come conclusione di quest’analisi.
Qualche distinzione, comunque, entro tale quadro d’insieme s’impone e riguarda per un verso le aziende in conto proprio e per un altro, le imprese marginali, la parte più debole del “sistema”.
La prima tipologia d’imprese presenta saldi degli indicatori decisamente peggiori rispetto alle imprese conto terziste considerate nel loro insieme.
Da parte loro, le unità produttive marginali, in coerenza con l’analisi consolidata del comparto che vede in esse l’ “anello debole” della catena, mostrano anch’esse risultati peggiori di quelli medi provinciali