Calcio, un ricordo di Perotti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 giugno 2004 19:15
Calcio, un ricordo di Perotti

EMPOLI – Attilio Perotti ha chiuso col calcio. Una notizia secondaria. L’addio di Roberto Baggio ha giustamente monopolizzato l’attenzione. L’ex allenatore del retrocesso Empoli è uscito in punta di piedi. “Ho necessità di staccare la spina e di trascorrere le giornate con mia moglie”. Poche frasi, il rammarico di non aver salvato i toscani, un buon ricordo dell’ambiente. Perotti ha tenuto a precisare che la sua decisione non è dipesa da problemi familiari. Alcuni tifosi imputano al tecnico la caduta in B.

“Con un tipo più risoluto in panchina, non avremmo mai perso ad Ancona. E’ assurdo finire la partita decisiva senza un ammonito”. La società guarda al futuro, sperando nel ripescaggio dopo l'esito della vicenda-scommesse. Il nuovo mister, Mario Somma, ha dominato il girone A della C1 con l'Arezzo. I giocatori più importanti, da Rocchi a Cribari, da Di Natale a Grella, verranno piazzati al miglior offerente. Comunque, dopo la sconfitta con l’Inter, il battibecco su Sky fra Corsi e Gaucci ha oscurato una dichiarazione a caldo del presidente empolese: “Per restare in A dovevamo essere quasi perfetti”.

Affermazione scontata per una provinciale, ma anche modo elegante di polemizzare. Lo stesso stile del gentiluomo bresciano. Impossibile da coltivare in un mondo privo di scrupoli. L’ultima immagine di Perotti al Castellani è emblematica. La telecamera di Antenna 5, televisione locale, lo riprende di spalle, mentre lascia lo stadio. Solo, come in un film in bianco e nero.

Carlo Salvadori

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