FiorentinaGas: oggi assemblea dei soci
Società partecipate, il sindaco Domenici: "Spesso si parte da posizioni preconcette"
Aeroporto, Sgherri (Rifondazione): «Uniti per garantire il lavoro»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 aprile 2004 23:26
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L'assemblea dei soci ha approvato oggi il bilancio al 31/12/2003, il Piano degli Investimenti 2004 ed il nuovo Statuto. Sono così state gettate le basi per una nuova fase nella vita della Società.
Questi i principali dati economico-finanziari. Il Bilancio al 31/12/2003 evidenzia un positivo andamento economico-finanziario della gestione. Ricavi totali: 43.287 migliaia di Euro; Utile operativo: 20.467 migliaia di Euro; Utile Netto: 2.795 migliaia di Euro; Investimenti: 13.689 migliaia di Euro.
Piano degli Investimenti approvato per il 2004: 16.165 migliaia di Euro.
"Un Bilancio molto positivo - hanno dichiarato il presidente di FiorentinaGas Lorenzo Becattini e l'assessore alle aziende partecipate Simone Tani - sia in relazione all'utile conseguito di quasi 2.800.000 euro, che permette di distribuire un dividendo ai Soci, che al volume degli investimenti previsti per il 2004 di oltre 16.000.000 euro, a cui si aggiungono anche le prospettive che si apriranno con il nuovo statuto.

Nasce una nuova Fiorentinagas, pronta a costituire la società regionale ed a creare nuovi servizi nel settore dell'energia e delle reti, a partire da quelli relativi alla sicurezza".

"Quello delle società partecipate dal Comune e un tema importante, che vorrei fosse elemento qualificante di dibattito anche nella prossima campagna elettorale. Temo purtroppo che non potrà essere così, perché troppo spesso si parte la posizioni preconcette, senza tenere conto della realtà e dei fatti concreti".

Sono le parole del sindaco Leonardo Domenici, che stamani è intervenuto al convegno "Il sistema delle partecipazioni comunali" organizzato dal Comune all'auditorium della Camera di Commercio.
"In questo settore negli ultimi anni c'è stata una grande evoluzione e l'amministrazione fiorentina si è impegnata per trovare gli strumenti più adeguati per gestirla - ha detto il sindaco - I nostri obiettivi sono stati e restano quelli di accrescere l'efficienza delle società, di definire in modo concertato le strategie di sviluppo, di garantire i diritti dei cittadini come utenti e consumatori.

Ora occorre riflettere anche sul tema della 'holding' delle società partecipate; un tema di cui ci si sta occupando anche a livello nazionale e che per noi è molto importante, anche nell'ottica sia dello sviluppo del ruolo del consiglio comunale, sia della dimensione metropolitana e della integrazione nell'area fiorentina".
"In realtà, nel dibattito sulla gestione delle società partecipate ci sono stati contributi alquanto singolari, sia da destra che da sinistra - ha poi sottolineato Domenici - e sono state apposte delle etichette che prescindevano dai fatti.

Da destra, si è andati da chi voleva che 'regalassimo' l'acqua alle multinazionali a chi viceversa criticava anche la vendita delle farmacie comunali. Da sinistra, si è gridato alla privatizzazione selvaggia e a fantomatici e tragici cedimenti al neoliberismo. Credo che sarebbe invece utile partire dalla realtà, e non da opinioni che prescindono dai fatti". "Sulla vendita delle farmacie, che in realtà si può definire come unica vera privatizzazione, abbiamo mantenuto il 20% delle quote, con un contratto di servizio molto stringente e rigoroso sulle garanzie - ha ricordato Domenici - Mentre, per quanto riguarda l'aeroporto, non mi risulta che il Comune sia mai stato socio di maggioranza.

Sulla Centrale del latte, oggi esiste una strategia condivisa e comunque nessuno ma mai pensato a vendite incontrollate; ed è utile ricordare anche che si sta costruendo il nuovo stabilimento. Resto comunque dell'idea - ha ribadito Domenici - che nel 2004 un Comune non debba essere in maggioranza in una società che vende mozzarelle e yogurt". Il sindaco ha poi ricordato altri temi al centro del dibattito degli ultimi mesi, come quello sulla Firenze Parcheggi. "E' curioso che nessuno pensi a dove si prendono le risorse necessarie a realizzare i parcheggi che si stanno costruendo.

Siccome non c'è nessuna zecca clandestina sotto Palazzo Vecchio, quando si parla di 'profitti' si dovrebbe capire che questi profitti vengono totalmente reinvestiti per i nuovi parcheggi, di cui tra l'altro tutti dicono ci sia gran bisogno". "Pensiamo anche a Publiacqua - ha proseguito Domenici - Appena mi sono insediato sindaco, mi è stato posto il problema della gestione dell'acquedotto, che abbiamo risolto. Poi abbiamo fatto la gara, riservando ai Comuni il 60% della nuova società; ed ora c'è la partecipazione con Acea, che è una società quotata in borsa dove il Comune di Roma detiene il 51%.

Non si tratta di una bieca multinazionale". "Infine, voglio anche ricordare il caso più eclatante, quello di Casa spa, che è in realtà una società al 100% partecipata dai Comuni dell'area e che è stata al centro di una campagna basata su dati che non corrispondono alla realtà. Ma evidentemente c'è chi pensa che qualsiasi Spa sia una premessa ineludibile alle privatizzazioni. Ebbene, io sono stato nel Pci - ha aggiunto Domenici - ma neppure allora in quel partito si pensava una cosa del genere.

Cosa che anche oggi, molto semplicemente, non è vera". Infine, il sindaco è ritornato brevemente anche sulla polemica del parcheggio sotterraneo alla Fiortzza da Basso. "Anche in questo caso si è verificato lo stesso fenomeno: si è partiti dalle opinioni senza verificare i fatti. Si è gridato allo scempio. Non ci si è posti il problema di dimostrare se questo scempio c'è (e secondo me non c'è); si è partiti dal presupposto che ci fosse. E questo non aiuta certo la qualità e il livello del dibattito, che invece dovrebbe essere all'altezza di questa città".

«Tutte le organizzazioni sindacali si devono sentire impegnate a garantire una rappresentanza aziendale eletta dai lavoratori, proprio per riconsegnare ai legittimi delegati il mandato a trattare.

La situazione non sarà facile neanche nei mesi futuri e per affrontarla con decisione e condivisione è necessario l'impegno e la rappresentanza diretta dei lavoratori dell'aeroporto». E' quanto ha dichiarato la capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri a proposito «della trattativa fra Aerporti di Firenze spa, la società che gestisce l'aeroporto di Peretola, e le rappresentanze sindacali unitarie sul piano aziendale che, all'inizio, prevedeva una riduzione di organico dei lavoratori della "Cooperativa Operosa" e la volontà di non rispettare l'accordo sottoscritto un anno fa e che riguardava il passaggio da tempo determinato a tempo indeterminato di 5 lavoratrici con il conseguente loro licenziamento».
«L'intervento dei capigruppo in consiglio comunale - ha sottolineato la Sgherri - ha permesso il ripristino delle relazioni sindacali ma questo primo risultato ha prodotto un accordo tra la rappresentanza sindacale aziendale e "Aeroporto di Firenze spa" azienda inquietante.

In cambio all'impegno di 11 assunzioni tra impiegati e operai tra i quali le 5 lavoratrici e alcune tutele scritte per i lavoratori de "L'operosa" ossia il mantenimento del posto fino al 30 giugno, prorogabile eventualmente fino al 30 settembre, l'azienda ha ottenuto che si applicasse l'istituto della flessibilità in entrata per i nuovi assunti: per lo stesso lavoro, a parità di contratto nazionale, sono state fissate condizioni diverse di lavoro per i neo assunti».
«Questo accordo - ha aggiunto la capogruppo di Rifondazione Comunista - è stato sottoposto al voto dei lavoratori ma con una chiara minaccia esplicitata nel volantino sindacale secondo il quale un rifiuto del presente accordo significherebbe la non conferma a tempo indeterminato delle 5 lavoratrici.

Questa minaccia la dice lunga sull'effettiva libertà dei lavoratori i quali se avessero bocciato l'accordo si sarebbero così assunti la responsabilità dei licenziamenti annunciati.
L'azienda invece ottiene una cosa molto importante e inaccettabile ossia la rottura dei criteri di omogeneità nel trattamento dei lavoratori che a parità di lavoro e di responsabilità avranno condizioni di lavoro profondamente diverse.
Che la situazione non sia normalizzata e che questo accordo non sia in realtà condiviso lo dimostra lo sciopero di lunedì scorso che ha registrato un'altissima adesione».
«La privatizzazione dell'aeroporto - ha concluso la Sgherri - ha già mostrato il suo vero volto e la vertenza che si era aperta con i lavoratori è stata la conferma della giustezza delle motivazioni del voto contrario in consiglio comunale alla privatizzazione».

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