Il Comune di Firenze non ha i soldi per riparare il tetto e secondo i revisori contabili il bilancio 2004 è già a rischio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 marzo 2004 16:44
Il Comune di Firenze non ha i soldi per riparare il tetto e secondo i revisori contabili il bilancio 2004 è già a rischio

"Effettivamente la situazione del bilancio, parte investimenti, della cultura è magra e quindi il Comune di Firenze si trova realmente in grande difficoltà per la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutto il patrimonio storico e architettonico di cui è competente e di cui fino ad oggi ha efficacemente curato la tutela. Per quanto riguarda l'intervento in SS Annunziata, tuttavia, dopo un nostro sopralluogo abbiamo potuto verificare la necessità e anche la possibilità con risorse non ingenti di intervenire efficacemente.

Siamo in attesa che la ragioneria sblocchi le nostre richieste di finanziamento per poter prontamente intervenire". Così l'assessore alla cultura Simone Siliani ha commentato gli articoli di stampa che oggi parlano dello stato di conservazione in cui si trova il tetto della Basilica della Santissima Annunziata. "D'altra parte - ha proseguito Siliani - non è neppure possibile attivare provvedimenti di somma urgenza non trovandoci di fronte a situazioni di minaccia all'incolumità pubblica, unico caso in cui la legge consente di attivare simile istituto.

Quindi non appena la ragioneria sbloccherà le nostre richieste interverremo per scongiurare i rischi di danneggiamento del patrimonio. Resta comunque il problema complessivo di una città che ha in cura un patrimonio culturale enorme per il quale sono necessarie risorse adeguate di importanza analoga a quella di altri interventi ad esempio, attinenti alla mobilità o agli immobili per attività sociali o di formazione. Infatti abbiamo una responsabilità che va oltre i nostri mandati amministrativi e le nostre sorti istituzionali perché coinvolgono le generazioni presenti e future che hanno il diritto di vedere tutelato il patrimonio che dal passato gli proviene in cura".
Le preoccupazioni dei revisori dei conti del Comune di Firenze sono sottolineate Gabriele Toccafondi capogruppo di Azione per Firenze.

Nel parere al bilancio di previsione molte sono le osservazioni e le richieste che ricalcano le nostre perplessità. Anche i revisori notano che vi sono quasi 78 milioni di euro di entrate da valutare con molta prudenza, e altri 6 milioni che l'anno prossimo non potranno arrivare perché di carattere straordinario, inoltre dubbia risulta l'interpretazione secondo la quale i 9 milioni di euro derivanti dagli oneri di urbanizzazione per la prima volta non saranno destinati a coprire gli investimenti ma saranno spesi nella parte corrente del bilancio per la manutenzione ordinaria.

Molto importante quindi la tutela richiesta dai Revisori per cui circa 40 milioni di euro di spese saranno vincolate al realizzarsi dell'entrata per contravvenzioni e al perfezionarsi dell'operazione relativa a Publiacqua". "Resta il fatto - ha proseguito Toccafondi - che questo bilancio al limite della fantasia matematica e con cifre di dubbia esigibilità, deve prevedere un'attenta lettura da parte di tutti i consiglieri anche alla luce delle tante raccomandazioni effettuate dai Revisori dei Conti".
Un bilancio basato più sulla fantasia che sulle entrate concrete.

E' questo il giudizio del capogruppo dell'Udc Federico Tondi dopo il parere del collegio dei revisori dei conti. "Le osservazioni dei revisori sono di anno in anno sempre più critiche - commenta Tondi -. Anche quest'anno viene evidenziato come decine di milioni di euro siano entrate pressoché virtuali la cui accertabilità è tutta da verificare". Il capogruppo dell'Udc ha rilevato infatti che si tratta di un bilancio costruito sulle multe, sulle entrate incerte e su nessun significativo taglio alle consulenze esterne.

"Firenze anzi risulta essere una delle città che più utilizza lo strumento delle consulenze esterne - ha ribadito Tondi - e la prossima settimana renderò noto il quadro completo delle consulenze esterne del Comune relative all'anno 2003". "A fronte di questo bilancio e delle crescenti tasse dirette o indirette che i fiorentini devono pagare - ha concluso il capogruppo Tondi - non ci meraviglia il costante calo dei residenti: rispetto allo scorso anno se ne sono andati altri mille fiorentini".

In evidenza