Nessuna presentazione specifica: questo è il classico super-gruppo che il jazz italiano aspettava da tempo. Temi, riffs e arrangiamenti al fulmicotone in una sorta di “festa jazz” in senso decisamente “americano”. Standards ri-arrangiati come poche volte capita di sentire. Senza commenti. Solo da ascoltare e godere per comprendere che il jazz – molte volte – è anche “sacro divertimento”. Shaw, Kenny Wheeler e molti altri. Tutti i musicisti impegnati in questo imponente progetto musicale, sono stelle del panorama trombettistico italiano come Paolo Fresu, Marco Tamburini, Flavio Boltro, Franco Ambrosetti e Fabrizio Bosso, musicisti che hanno più volte varcato i confini nostrani per collaborare con i più scintillanti nomi del jazz internazionale, conquistati al jazz giovanissimi come Fabrizio Bosso e Franco Ambrosetti, ma che non disdegnano incursioni in altri ambiti come Marco Tamburini, trombettista preferito di Jovanotti.
A completare il quadro è stata chiamata una sezione ritmica eccezionale costituita da Stefano Bagnoli alla batteria virtuoso nell'uso delle spazzole tanto da essere soprannominato nell'ambiente jazzistico ... Brushman, ed Enzo Pietropaoli al contrabbasso, colonna portante dei Doctor 3. Per finire Dado Moroni, uno dei migliori pianisti in circolazione, protagonista da molti anni della scena jazzistica internazionale a fianco di musicisti come Dizzy Gillespie, Winton Marsalis, Joe Henderson, Freddie Hubbard solo per citarne alcuni.