Relazione del difensore civico di Firenze: "intromissioni inopportune" per Caffaz e Brasca ; "parole coraggiose" per Sgherri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 Febbraio 2004 15:00
Relazione del difensore civico di Firenze:

Nella relazione annuale presentata ieri, il Difensore Civico del Comune di Firenze , Dott. Francesco Lococciolo, aveva attaccato le SpA pubbliche in quanto “organismi estranei alle istituzioni elettive”. Secondo il Difensore Civico “ Quadrifoglio Spa, Publiacqua Spa, Casa Spa, Ataf Spa, sono aziende pubbliche partecipate che gestiscono i presupposti essenziali della vita di Firenze. Una tale organizzazione sarà più efficiente in termini aziendali, con decisioni più rapide ed in tempo reale, ma non avrà rapporti democratici con i cittadini, non per mancanza di buona volontà, ma perché non proveniente da democratiche votazioni”. Queste le parole di Lococciolo, a cui oggi hanno risposto il capogruppo dei DS in Palazzo Vecchio, Ugo Caffaz ,il presidente del Consiglio Comunale , Alberto Brasca e la capogruppo di Rifondazione Comunista, Monica Sgherri. “Sono sorpreso dalle dichiarazioni contenute nella relazione annuale presentata al Consiglio Comunale dal Difensore Civico e mi sfugge il perché il Dr.

Lococciolo sia intervenuto in una veste tutta politica che non gli compete. – ha detto Caffaz - C'è confusione dei ruoli: il Difensore Civico è una specie di "Mi manda RAI 3", per difendere il cittadino dagli elementi negativi della burocrazia, ma non certo dalla politica. Nel concreto: le Aziende pubbliche ci sono sempre state e le scelte attuali nell'ambito dei servizi pubblici sono nell'ottica di una soluzione di snellimento, proprio per venire incontro al "disorientamento" dei cittadini”.

Non da meno l’intervento di Brasca. “Ho letto con qualche disagio le bordate del Difensore Civico sull'assetto istituzionale del Comune, sul carattere intrinsecamente non democratico delle aziende partecipate, sulla crisi dei rapporti fra cittadini e istituzioni. Un dibattito istituzionale sulle forme della democrazia è certamente legittimo. Ma da un rappresentante istituzionale del Comune mi sarei atteso maggiore cautela. E almeno qualche attenzione in più per evitare inevitabili strumentalizzazioni.

-ha detto il presidente del Consiglio Comunale di Firenze - Abbiamo fatto sforzi enormi per garantire le migliori condizioni operative al funzionamento del Difensore Civico. Continuiamo a credere che sia uno strumento importante per facilitare il rapporto tra cittadini e istituzioni. Evitare sparate politiche "estemporanee" sulla democrazia è però una necessità inderogabile per finalizzare correttamente il ruolo dell'istituto”. Chiari i riferimenti sui compiti e ruoli del difensore Civico, che non dovrebbe entrare nel merito delle scelte fatte per le vecchie municipalizzate , che sono state trasformate in SpA – secondo le parole dei due politici – proprio per garantire maggiore efficacia ed economicità . La capogruppo di Rifondazione Comunista ha invece sottolineato il coraggio delle parole del Difensore Civico. "Le riflessioni del difensore civico mi trovano completamente d'accordo.

Sono dichiarazioni coraggiose, ponderate nell'uso delle parole e che evidenziano una questione fondamentale, sulla quale abbiamo più volte posto l'accento: la gestione di servizi essenziali per i cittadini attraverso società per azioni.- ha dichiarato Monica Sgherri - Da anni ci battiamo contro la scelta di privatizzare ed esternalizzare la gestione di servizi come acqua, casa, farmacie e società della salute. Su tali servizi essenziali non valgono le logiche di profitto, tipiche delle società per azioni: anzi, noi ci battiamo affinché questi servizi siano garantiti integralmente anche ai meno abbienti.

Dal canto suo il consiglio comunale deve riappropriarsi dei poteri di indirizzo e di controllo sulle società che gestiscono tali servizi. Su ciò l'assemblea di Palazzo Vecchio, anche su nostra precisa richiesta, ha approvato appositi e importanti ordini del giorno". "Il difensore civico - ha proseguito la capogruppo di Rifondazione - ha evidenziato difficoltà di rapporto con le società per azioni, gli stessi problemi che ha incontrato anche il consiglio comunale. Le osservazioni di Lococciolo sono tanto più apprezzabili in quanto, per la sua funzione, il suo ufficio è stato un osservatorio naturale del disagio dei cittadini e della perdita di un loro interlocutore.

Il fatto che Lococciolo abbia sottolineato questi problemi ci rafforza nella nostra richiesta di ri-democratizzazione del governo dei servizi pubblici essenziali e di una nuova stagione di partecipazione". Nella gestione dei servizi pubblici locali la trasformazione è stata coniugata ad una maggiore trasparenza e orientata sempre più al “cliente”, inteso come singolo soggetto portatore di diritti. Probabilmente i concetti espressi dal Difensore Civico volevano riferirsi, in buona sostanza, alla necessità di vedere rappresentate, nei consigli di amministrazione delle SpA pubbliche, le minoranze politiche che siedono nel consiglio comunale (ipotesi già prevista, per esempio, nello Statuto della Regione Toscana). Ma i riferimenti oggettivi a “rapporti non democratici” hanno determinato le forti reazioni dei rappresentanti di Palazzo Vecchio . Alessandro Signorini

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