Teatro della Pergola: da martedì 17 a domenica 22 febbraio Vecchi tempi di Harold Pinter

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 febbraio 2004 20:47
Teatro della Pergola: da martedì 17 a domenica 22 febbraio <I>Vecchi tempi</I> di Harold Pinter

Emilia Romagna Teatro Fondazione e il Teatro Stabile di Catania favoriscono l’incontro tra il regista Roberto Andò e la sensibile duttilità d’attore di Umberto Orsini, affiancato da Greta Scacchi e da Valentina Sperlì, su un testo scritto da Harold Pinter nel 1971, Vecchi tempi (Old times).
Roberto Andò è alla sua terza messinscena pinteriana dopo l’allestimento dei due atti unici L’Anniversario e La Stanza; Umberto Orsini ha già interpretato il ruolo del protagonista di Vecchi tempi nel 1973, diretto da Luchino Visconti, in una produzione del Teatro di Roma con al suo fianco Valentina Cortese e Adriana Asti; Greta Scacchi, dopo un’intensa attività cinematografica che l’ha vista collaborare con registi quali i fratelli Taviani, James Ivory, Margarethe Von Trotta, Alan J.

Pakula, (il suo ultimo film, in uscita il prossimo 20 febbraio 2004, è Sotto falso nome per la regia di Roberto Andò e l’interpretazione di Daniel Auteil), ha già calcato due volte le scene di Vecchi Tempi in due diverse produzioni londinesi; Valentina Sperlì, dopo varie esperienze teatrali e televisive, è alla sua prima interpretazione pinteriana.
Strutturato sull’intrigante leitmotiv dell'ambiguità che tinge i ricordi e la memoria, un inquietante gioco a tre nella campagna inglese degli anni ’70 fa da sfondo a Vecchi tempi, singolare opera in due atti di Harold Pinter, contenente le tematiche ricorrenti del suo teatro in bilico tra il surreale e l’assurdo della quotidianità: l’incomunicabilità fra gli esseri umani, l’ambiguità dei rapporti, la Morte.
Deeley e Kate disegnano le scene da un matrimonio borghese scandito dal monotono tran-tran di una tranquilla casa di campagna, lontana dal calderone londinese.

Sarà il ritorno di Anna, una vecchia amica di Kate con cui vent’anni prima ha conosciuto il mondo e l’intensa vita intellettuale della Londra degli Anni Cinquanta, a scatenare una battaglia che rompe la routine, una partita a tre destinata a concludersi senza vincitori. Per Deeley Anna rappresenta una minaccia al proprio lineare rapporto matrimoniale: in lei vede il riemergere di un’intimità lontana cui un tempo, forse, non era stato ammesso, la denuncia dello squallore sentimentale della sua unione, la sfida al proprio potere di uomo sopra Kate.

Lo scontro tra lui e Anna è inevitabile…

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