Vento dell’Africa: lenta evoluzione di una realtà difficile
Posa della prima pietra della Banca dei Cereali in Ciad con il sostegno di una delegazione toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 febbraio 2004 09:48
Vento dell’Africa: lenta evoluzione di una realtà difficile<BR>Posa della prima pietra della Banca dei Cereali in Ciad con il sostegno di una delegazione toscana

È stata posta la prima pietra per costruire una «Banca dei Cereali» in Ciad. Dal paese africano sconvolto fino a qualche anno fa dalla guerra arriva un segnale di rinascita, ricostruzione, pace e sviluppo sociale, e questo messaggio arriva dalla Toscana. A porre la prima pietra della «Banca dei Cereali» è stata infatti, insieme al sindaco di Beboto (Ciad), una delegazione toscana di cui fa parte anche il vicepresidente del Consigilio regionale della Toscana, Enrico Cecchetti.
Anche se sono previsti anche incontri ai massimi livelli con le autorità ciadiane e in particolare con i ministri degli Esteri e degli Interni del governo ciadiano e con il governatore della regione del Logone orientale, al terzo giorno del viaggio in Ciad si è così consumato uno dei momenti più carichi di simboli e di significato della missione toscana.
La posa della prima pietra è stata preceduta da una cerimonia organizzata dagli abitanti di Bodo, dove avrà sede uno dei due centri della Banca dei cereali e dove è stato firmato un documento di intenti e collaborazione.
La «Banca dei Cereali» sarà uno strumento di gestione della attività di produzione, stoccaggio e commercializzazione dei cereali, per sottrarre i contadini alle morse di un sistema di commercializzazione che altrimenti li stritola e li impoverisce.

È prevista la costruzione del magazzino di stoccaggio, per ottimizzare i processi di commercializzazione dei cereali che sarà affidata agli stessi produttori. La «Banca dei Cereali» verrà realizzata nell’area di Bodo e Béboto, nella parte meridionale del paese, il cosiddetto “granaio del Ciad”, e coinvolgerà circa 70.000 abitanti. Nonostante le grandi potenzialità della zona, la produzione ha un’elevata variabilità nel corso delle annate. La cattiva ripartizione delle precipitazioni nel tempo e nello spazio, gli insetti dannosi e le patologie delle piante, provocano con una certa frequenza periodi di grave carestia.

A questo si aggiunge la mancanza di competenza da parte degli abitanti per quanto riguarda la commercializzazione dei prodotti agricoli, che si manifesta con maggiore evidenza negli anni di produzione elevata. Per soddisfare bisogni immediati gli agricoltori vendono prematuramente i raccolti ai commercianti provenienti dai grandi centri urbani, che acquistano sistematicamente i cereali a prezzi molto bassi. Spesso, per assolvere al pagamento dei debiti contratti in precedenza, gli agricoltori non vendono solo il surplus, ma anche quanto necessario al proprio fabbisogno.

Questo fa sì che siano poi costretti a rivolgersi al mercato per acquistare nuovamente cereali per il proprio sostentamento.
Il progetto viene portato avanti con autorevoli partners locali: la Diocesi di Dobà, l’Ong Belacd (Bureau d’Etude et Liaison d’Action Caritative et de Développement) sempre di Doba; ed in stretta collaborazione con il Dipartimento di Economia Agraria e delle Risorse Territoriali dell’Università degli Studi di Firenze.

Il Ciad
La Repubblica del Ciad si trova nel cuore del continente africano, a più di 1.500 km dalla costa.

Le sue frontiere, istituite dalla convenzione franco-olandese del 1898, non hanno corrispondenza con nessuna limitazione naturale: confina a Nord con la Libia, a Est con il Sudan, a Sud con la Repubblica del Centro Africa e ad Ovest con il Camerun, la Nigeria ed il Niger. La popolazione complessiva del Ciad risulta essere di 9 milioni di abitanti, di cui il 47,8% compresa nell’età 0-14 anni, il 59,4% tra i 14 e 64 anni e il 2,8% dai 65 anni in poi. Il tasso di mortalità infantile si attesta sui 93 morti/ ogni 1000 nascite.

Le aspettative di vita alla nascita risulta pari a 51 anni. Particolarmente grave la situazione relativa alla percentuale della popolazione adulta sieropositiva (5%- 7%) per un totale di 300.000 adulti contagiati e 14.000 decessi.

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Il Gruppo Trekking Bagno a Ripoli, con il patrocinio del Comune di Bagno a Ripoli, organizza un incontro con l’Associazione no profit Forafrica, sul tema Vento dell’Africa: la lenta evoluzione di una realtà difficile, con particolare attenzione al confronto tra le condizioni dei giovani masai, bantu e zanzibarini.
La serata prevede anche una proiezione sull’argomento e l’esposizione di tele ‘tingatinga’.
La manifestazione si svolgerà martedì 10 febbraio 2004, alle 21.30, presso l’Sms Bagno a Ripoli, via Roma 124, Bagno a Ripoli.
Informazioni: Sms Bagno a Ripoli, via Roma 124, Bagno a Ripoli, tel.

055/63.04.57. Informazioni anche: Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune, tel. 055/6390.222.

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