DS, Margherita, Verdi e PRC lunedì prossimo alle 21,00 si confronteranno con i cittadini per discutere del voto in Parlamento del 12 febbraio sulla permanenza delle truppe italiane in Iraq. Parteciperanno gli onorevoli Giovanni Bellini, Rosy Bindi, Ramon Mantovani e il senatore Stefano Boco. L'incontro si svolgerà a partire dalle 21,00 alla Casa del Popolo in via San Bartolo a Cintoia, 95. L'incontro è promosso dal Quartiere 4 e dal Comitato di Firenze "Fermiamo la Guerra" ed è rivolto a pacifisti, associazioni, sindacati, comitati di base e a tutti i cittadini e rappresenta l'unico appuntamento per discutere di queste problematiche con i cittadini, prima del voto.
"È importante l'incontro di lunedì per far sentire ai parlamentari il muro della gente e, personalmente, sono profondamente deluso dall'atteggiamento di Fassino e dei DS per il mantenimento del contingente in Iraq - ha commentato il presidente del Quartiere 4 Eros Cruccolini -. È un'ulteriore dimostrazione di non aver capito, percepito cosa pensa la gente. Si pensava che i DS in qualche modo avessero teso l'orecchio per stare in ascolto ma poi gli intrighi della politica trasformano il movimento pacifista in atteggiamenti pseudo pacifisti che non condivido.
Abbiamo avuto anche dei morti italiani in Iraq ad ulteriore dimostrazione che non c'è la pace ed allora perché continuare a rischiare vite umane. Una delusione profonda. È solo un'astuzia del Governo per cercare di mettere in crisi l'opposizione e che i DS l'accettino è ancora peggio. Forse uscire dal Senato, non partecipare al voto potrebbe essere un atteggiamento comprensibile ma non quello di essere presenti e di astenersi. Si rischia di allargare quel solco profondo fra partiti e movimenti e la gente su come si gestisce la politica".
Anche il gruppo Samaracanda, composto da senatori dei DS, Verdi, PdC, Margherita e PRC rivolgerà un appello a tutti i senatori ed ai parlamentari affinché votino no al proseguimento della missione in Iraq. "Percepiamo un clima di grande preoccupazione perché non è chiaro come le forze politiche risponderanno alle iniziative contro la guerra - hanno spiegato i rappresentanti del Comitato di Firenze «Fermiamo la guerra» -; non ci tranquillizza ciò che sentiamo e che leggiamo. È assurdo che l'Italia ignori le false notizie diffuse dagli Stati Uniti sulla guerra in Iraq; anche oggi appare che quella missione è stata fuori luogo.
È anche grave che il presidente Ciampi abbia detto che proseguirà la missione italiana in Iraq, prima del voto in Parlamento". Lunedì prossimo, sarà anche ufficializzato l'impegno locale e nazionale fino al 20 marzo, quando si svolgerà la manifestazione mondiale contro la guerra. Il 20 febbraio il "Filo rosso" organizza una manifestazione contro la produzione ed il commercio di armi da parte delle industrie fiorentine e le basi militari di Camp Darby e di Grosseto. Verso il 15 di marzo è previsto l'arrivo in Toscana della Carovana Arcobaleno, diretta a Roma.
Toccherà Firenze, Livorno, Pisa e Grosseto. Sono previsti incontri, dibattiti, spettacoli e una tenda per la pace, "affinché le bandiere arcobaleno continuino a sventolare dai balconi delle nostre case".(mr)
