"Le piccole e medie imprese del settore chimico penalizzate dalle multinazionali"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 gennaio 2004 19:17

“La situazione attuale del settore chimico è caratterizzata da una presenza sempre più marcata di multinazionali che intervengono nella vendita del prodotto che lavoriamo – polietilene - creando una situazione di quasi monopolio che porta squilibri di prezzo e questo penalizza sopratutto le piccole e medie imprese”
Così Andrea Bologna, Presidente fiorentino e toscano di Unionchimica-Confapi descrive la situazione del proprio settore che, oltretutto, è costretto anche ad evidenziare una certa difficoltà nell’export dovuto al marcato rafforzamento dell’Euro.
“In tutto questo dobbiamo registrare, ha continuato il rappresentante di Uniochimica, un mondo del credito che, per adeguarsi a norme europee, crea maggiori difficoltà agli imprenditori piccoli e medi che sono, dal canto loro, costretti a misurarsi con una situazione di mercato che mal sopporta cambiamenti sostanziali ed una serie di nuove formalità”.
Forte anche la concorrenza da nuovi mercati, l’est europeo, la Cina.

“Viene da domandarsi quanti dei prodotti che arrivano dai nuovi mercati rispettino le regole europee e della qualità, particolarmente significative quando si pensi al film di plastica che avvolge gli alimenti. Le imprese assolvono ai loro doveri producendo nel segno delle regole, della qualità e della tutela del consumatore: siamo certi che i prodotti che arrivano dalla Cina abbiano una filiera di produzione altrettanto rigorosa come la nostra ?”

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