Basket, una Mabo senza difesa si fa superare in casa da Cantù: 78 a 89

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 gennaio 2004 19:57
Basket, una Mabo senza difesa si fa superare in casa da Cantù: 78 a 89

LIVORNO - Ha vinto con merito l’Oregon Cantù. Ha messo a frutto la lezione patita a Pesaro ed ha superato di slancio una Mabo Livorno non malvagia, ma con troppa poca personalità, al termine di una gara in cui la differenza l’ha fatta soprattutto il gioco di difesa: eccellente quello di Cantù, con troppe amnesie quello di Livorno. La squadra di coach Sacripanti ha avuto la meglio sotto le plance, conquistato più rimbalzi, realizzato con percentuali migliori sia da due che da tre punti, ha difeso con grinta ed ha saputo effettuare una marcatura molto concreta su Bell, il cecchino di Livorno, che oggi peraltro non ha brillato nonostante i 25 punti realizzati.

Alla fine, guidata da un ottimo Wheeler, è riuscita a portare casa due punti che le fanno sperare di centrare le Final eight di coppa Italia. Livorno, dal canto suo, ha sofferto in difesa, dove Banchi non ha saputo chiudere tutti i spazi a Cantù ed alla fine il risultato non fa un grinza. Livorno, d’altronde, ha resistito solo nei primi due quarti, poi la formazione di Sacripanti, anche grazie ad una fisicità contro cui la Mabo non poteva competere, ha messo il marchio sulla partita. Gli amaranto hanno iniziato con Parente, Bell, Cotani, Brown e Young, per Cantù sul parquet sono scesi Wheeler, Hines, Johnson, Stonerook e Bernard.

Il primo canestro è di Livorno ed è questo l’unico vantaggio dei padroni di casa. Cantù infatti si appropria del match fin da subito sfruttando l’opaco avvio di Parente, il miglior difensore toscano, e delle forzature di Bell. La conseguenza è che i biancoazzurri, guidati da Wheeler e Johnson, riescono ad aprirsi varchi incredibili nelle retrovie dei locali. Tuttavia Livorno, grazie ad un buon Cotani ed al risveglio di Bell autore di due bombe consecutive, riescono a non far fuggire Cantù e chiudono il primo quarto sul punteggio di 24 a 19 per gli ospiti.

Nella seconda frazione entra in campo Calabria, l’ex di turno, che si mette subito a segnare canestri da tre ed a catturare rimbalzi. L’Oregon allunga a più 8, grazie anche ad un grande Hines, ma la partita anche in questo caso rimane aperta perché Livorno, nonostante la difesa a maglie larghe, continua a macinare gioco e punti. In particolare è Bell a segnare (ben 19 punti alla sirena del riposo centrale) ma è chiaro che non può bastare. Si va comunque all’intervallo sul 49 a 41 per i canturini.

Livorno c’è ed è pronta a tornare in partita. Cantù rientra sul parquet con la chiara intenzione di ricacciare indietro i padroni di casa. Un parziale di 9 a 0 porta i biancoazzurri sul più 17, esattamente 58 a 41, con lo sparuto gruppo di tifosi giunti dalla Brianza a fare un tifo infernale dentro il Palamacchia. La Mabo, di conseguenza, prova a cambiare difesa, accentua l’aggressività, tenta di gettare il cuore oltre l’ostacolo, ed alla fine riesce a rientrare in partita. Ma Cantù non perde la testa e respinge il poderoso attacco degli amaranto.

Il terzo quarto si chiude sul 70 a 58 ma si intuisce che la Mabo tornerà in campo con la voglia di tentare il tutto per tutto. E così è. I padroni di casa, con l’aggressività, arrivano anche a meno 9, ovvero 72 a 63 per i lombardi, ma a 6’ e 40” dalla fine ci pensa Hines a chiudere i conti con una bomba da spezzare l’orgoglio a chiunque. Cantù vola a più 12 ed inizia ad amministrare il vantaggio. Ed alla fine vince per 89 a 78 senza grandi difficoltà al cospetto di una Mabo bella ma inconcludente che, pur avendo utilizzato la stessa difesa,uomo e zona 3-2, l’ha utilizzata senz’altro peggio di Cantù.

(Marco Ceccarini)

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