Mabo Livorno, cala la grinta nell’ultimo quarto e Metis Varese la spunta per 83 a 80

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 dicembre 2003 12:57
Mabo Livorno, cala la grinta nell’ultimo quarto e Metis Varese la spunta per 83 a 80

VARESE - Incredibile Mabo Livorno, nel bene e nel male. Avanti di 10 punti ad un quarto dalla fine, con la vittoria già in tasca, la squadra di Banchi si è fatta raggiungere e superare per 83 a 80 al Palaignis. I conti, d’altronde, si fanno sempre con l’oste e l’oste in questo caso era Mc Cullough, un tipo tosto, un americano all’antica, stop e tiro, che quando la lancetta ha iniziato a correre verso la méta dell’orologio, ha preso per mano la sua squadra ed ha iniziato a segnare tutti i canestri decisivi, ma proprio tutti, seguito nell’esempio da De Pol e dagli altri.

Il risultato è stato che la Metis Varese, negli ultimi minuti, è riuscita a ribaltare una situazione a dir poco sfavorevole ed a non far rimpiangere i due assi fuori squadra per infortunio, Nesby e Farabello, degnamente sostituiti da Marin e Callahan, argentino il primo, nordamericano il secondo, i quali hanno messo non poco in ambasce il capocannoniere del torneo, Bell, che si è tenuto in media punti ma che nulla ha potuto dopo la campana della riscossa suonata da Mc Cullough. E veniamo all’incontro.

Varese, perlomeno all’inizio, è sembrato volersi adeguarsi al ritardo con cui, per ragioni di ordine pubblico, ha preso il via il match. Ha sonnecchiato in difesa per almeno tre tempi, concedendo a Parente di fare quello che vuole, lavorando male su Bell, che non a caso è il miglior marcatore della serie A1, ma soprattutto facendo poco bene in attacco. E’ mancata la fluidità di sempre, a Varese, ma non solo perché, complici le citate assenze, la squadra ci ha messo del suo, ma anche e soprattutto a causa dei nmeriti della Mabo, messa bene in campo da coach Banchi.

E tutto, per i livornesi, è filato via liscio, finché il nuovo allenatore varesino Cadeo, subentrato di recente a Rusconi, ha cambiato assetto negli ultimi dieci minuti e Livorno ha segnato solo 7 punti contro i 21 dei padroni di casa. Era già accaduto al Palamacchia contro la Lottomatica Roma, una cosa del genere, ricordate? Benzina finita per capitan Parente e compagni. Questa volta però il merito degli avversari è apparso più chiaro. La precisione di De Pol ai tiri liberi si è rivelata determinante, come i suoi dodici rimbalzi.

Marin è uscito per cinque falli fra gli applausi del suo pubblico. E gli ultimi due minuti sono stati tremendi. Varese ha messo avanti la testa, Livorno ha capito che il finale poteva essere diverso, molto più amaro, da quello assaporato per trenta minuti. E infatti, alla fine, è stato Mc Cullough, non Bell, ad esultare in questo scontro fra titani di ebano. Per la Mabo, solo tanto rammarico. Una partita da commentare più con rabbia che amarezza. E’ arrivata fino a più 13 nel terzo quarto, ma ciò non è stato sufficiente per regalare ai tifosi livornesi la prima vittoria esterna.

Non sono bastati i 16 punti di uno scatenato Parente, i 12 di Brown, una buona verve di Rozic, le triple di Bell con i suoi 26 punti. Alla fine ha prevalso la forza della Metis, quasi disperata, trascinata dal proprio pubblico e dal solito impareggiabile Mc Cullough. Banchi, amareggiato, nel dopopartita ha parlato di poca grinta nel momento opportuno. Non si può che dargli ragione. Questa Mabo gioca bene, spesso domina, ma poi ad esultare sono gli altri. Raccoglie meno di quel che semina. Anche ieri il colpaccio è stato solo sfiorato.

A quando la prima trasferta corsara? (mc)

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