Enti locali, ASL, medici di famiglia e pediatri in rete
Se ne parla il 22 a Villa Pecori Giraldi (Borgo San Lorenzo)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 novembre 2003 16:09
Enti locali, ASL, medici di famiglia e pediatri in rete<BR>Se ne parla il 22 a Villa Pecori Giraldi (Borgo San Lorenzo)

Ancora qualche mese di attesa e poi in Mugello medici di famiglia e pediatri, medici e operatori sanitari dell’ospedale potranno dialogare con un nuovo sistema informatico-telematico e scambiarsi cartelle cliniche e informazioni sui pazienti. E’ il progetto di “Telemedicina Mugello” (costo di realizzazione 348.600 euro), promosso da Comunità Montana e ASL 10 con il coinvolgimento dei medici di famiglia e pediatri di libera scelta, e cofinanziato per il 60% dal Comitato tecnico interministeriale per la montagna (ministero del Tesoro) e per un 20% ciascuno da Regione Toscana e Azienda sanitaria.
Il nuovo servizio, di cui si è conclusa la progettazione esecutiva ed è ora in corso di realizzazione l’applicazione informatica, prenderà avvio durante il 2004 e consiste nel creare un sistema di connessioni informatiche e telematiche fra ambulatori dei medici di base, poliambulatori, ambienti e unità operative dell’ospedale per permettere uno scambio “in rete” di dati, informazioni, referti e limitare lo spostamento fisico delle persone.

Il sistema, in sostanza, consentirà ai vari ambienti dell’ospedale (radiodiagnostica, laboratorio di analisi, e in futuro unità specialistiche) di “dialogare” con gli studi medici e pediatri della zona. Il Pronto Soccorso dell’ospedale potrà consultare alcune informazioni di base presenti sulle cartelle cliniche informatizzate in possesso dei medici di famiglia, informazioni che possono diventare essenziali in caso ad esempio di ricoveri di emergenza. I medici a loro volta potranno ricevere dall’ospedale i referti digitalizzati degli esami dei loro pazienti e quindi essere immediatamente aggiornati sulla loro condizione di salute.

Entro gennaio 2004 sarà testata la struttura di gestione del sistema, a febbraio e marzo si svolgerà la fase formativa e nei mesi successivi saranno attivati linee e servizio. Assieme al programma di telemedicina è prevista anche l’attivazione di un primo sistema di strumenti portabili di diagnostica da remoto. E di “Telemedicina” e “salute in rete” si parlerà sabato prossimo, 22 novembre, in un’iniziativa organizzata da Comunità Montana del Mugello e ASL 10 a Villa Pecori Giraldi.

Dopo l’introduzione del presidente della Comunità Montana Giuseppe Notaro, Roberto Elefante e Leonardo Trallori del settore strutture informatiche dell’ente montano illustreranno il progetto, il responsabile della Zona Mugello dell’ASL Massimo Principe interverrà sulla “strategia del progetto nell’ottica del sistema socio-sanitario del Mugello” mentre il responsabile della Radioagnostica dell’ospedale Matteo Consalvo parlerà dell’”accesso telematico alla radiologia” e i medici Luca Mercatali e Giovanni Banchi, rappresentanti di Medicoop, daranno sul progetto il punto di vista dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta.

A seguire dibattito e le conclusioni, affidate al presidente della Conferenza dei sindaci della Zona sociosanitaria del Mugello Stefano Tagliaferri.
«La grande sfida della sanità negli anni a venire è sicuramente quella di diffondere le informazioni per via telematica, affinché l’utente si sposti sempre meno e per fronteggiare la crescita dei bisogni assistenziali rispetto la limitatezza delle risorse - sottolineano il presidente della Comunità Montana Notaro e il presidente della Conferenza dei sindaci Tagliaferri -.

Ovviamente ciò vale in modo esponenziale per il nostro territorio disagiato e montano in cui il tradizionale sistema assistenziale presenta, in prospettiva, elementi di maggiore fragilità e possibili cedimenti che possono essere superati grazie alla diffusione di servizi di consulenza e diagnostica a distanza. Con la telemedicina si integrano cioè la gestione del paziente, la sua sorveglianza a domicilio e la stessa formazione del personale in un nuovo modello di assistenza».

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