Manifestazione contro il terrorismo il 19 a Firenze
Per i funerali dei militari, in Prefettura un Libro di condoglianze
Attentato a Istanbul: messaggio del sindaco alla comunità ebraica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 novembre 2003 16:13
Manifestazione contro il terrorismo il 19 a Firenze<BR>Per i funerali dei militari, in Prefettura un Libro di condoglianze<BR>Attentato a Istanbul: messaggio del sindaco alla comunità ebraica

"L'attentato terroristico alle sinagoghe di Istanbul è un atto atroce, che ha ucciso e ferito persone innocenti raccolte in preghiera. Desidero esprimere la mia solidarietà e quella dell'intera città alla comunità ebraica, colpita così duramente". E' quanto scrive il sindaco di Firenze Leonardo Domenici, in un messaggio inviato al presidente della comunità ebraica fiorentina Guido Fink. "Questo nuovo attacco suicida, dopo quelli che hanno insaguinato l'Iraq, dimostra che l'offensiva dei terroristi non ha confini.

E' proprio in momenti come questi - scrive ancora Domenici - che è necessario non farsi travolgere dalla logica del terrore e ribadire l'impegno per arrivare ad una pace giusta in Medio Oriente, unica strada per sconfiggere chi vuole imporsi attraverso la morte e l'orrore". Il sindaco ha poi parlato telefonicamente con Fink, rinnovando il cordoglio e la solidarietà.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha disposto che il giorno delle esequie dei Militari caduti in Iraq, martedì 18 novembre, in tutte le Prefetture d'Italia sia aperto un Libro di condoglianze, nel quale potranno essere annotati sentimenti di partecipazione.

La Prefettura di Firenze metterà il Libro a disposizione dei cittadini nella sede di Palazzo Medici Riccardi, via Cavour 1.
In apertura della seduta del Consiglio Provinciale di lunedì 17 novembre, alle ore 15.30, due delibere dell’assessore alla Pianificazione Territoriale Luciana Cappelli. La prima su due aree per l’edilizia residenziale pubblica a Firenze, la seconda sul Piano Strutturale nel comune di Palazzuolo sul Senio. Seguiranno due dibattiti di stretta attualità: il primo sul terrorismo, il secondo sugli sviluppi della drammatica situazione in Iraq.

I Comunisti Italiani non sfilano insieme alla destra nella manifestazione del 19 novembre
Anche Giovanni Fittante, portavoce regionale e capogruppo in Palazzo Vecchio di "Insieme per l'Ulivo in Toscana", aderirà alla manifestazione contro il terrorismo del 19 novembre a Firenze: «Per ora non siamo tornati non siamo tornati agli anni di piombo - ha detto Fittante - ma c'è il rischio che il terrorismo possa insediarsi nella società civile.

Per questo è necessario marciare insieme, essere solidali in un sentire comune, nel rifiuto incondizionato, senza «se né ma», di assassini che valutano zero la vita di coloro che uccidono».
Questo della lettera firmata dalla segreteria e dai consiglieri del gruppo dei Comunisti Italiani alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil sulla manifestazione del 19 novembre contro il terrorismo: «Cari compagni, vi ringraziamo per l'invito alla manifestazione contro il terrorismo prevista per mercoledì 19 novembre 2003 al Palazzo dello sport.

Condividiamo gli obiettivi dell'iniziativa da voi promossa. Da sempre i Comunisti Italiani sono impegnati nella lotta contro il terrorismo, nemico mortale delle lotte dei lavoratori e della democrazia. Non saremo presenti alla manifestazione perché non riteniamo giusto parteciparvi insieme con i dirigenti di Forza Italia e di Alleanza Nazionale. Costoro hanno accusato di connivenza con il terrorismo i sindacati impegnati in giuste lotte per il progresso sociale, calpestano quotidianamente elementari principi democratici, offendono ed attaccano la magistratura, oltraggiano la costituzione definendola sovietica, si rifiutano di celebrare il 25 aprile, riabilitano Mussolini.

Noi Comunisti Italiani non possiamo manifestare insieme con i rappresentanti di tali Partiti. Siate certi che non verrà mai meno la solidarietà dei Comunisti Italiani con i lavoratori e con le loro organizzazioni sindacali impegnate da sempre per la giustizia sociale, per la democrazia e contro il terrorismo.
«Noi Comunisti Italiani esprimiamo profondo cordoglio per le vittime militari e civili, sia italiane che irachene, del recente attentato al Comando delle forze armate italiane a Nassirya.

Ci sentiamo profondamente coinvolti nello strazio delle famiglie che, da questo tragico evento, sono state private della vita e dell'affetto di figli, padri e mariti. Tuttavia constatiamo come la presenza dei nostri militari, indipendentemente dalla sensibilità umanitaria che i nostri concittadini hanno manifestato e manifestano, sia percepita dal popolo iracheno come quella di truppe occupanti al seguito e sotto il comando di quelle angloamericane che hanno invaso il Paese. Ritieniamo che il processo di costruzione di un nuovo ordinamento democratico in Iraq debba fondarsi sul principio dell'autodeterminazione dei popoli senza alcuna interferenza o condizionamento di potenze straniere e che pertanto solo l'ONU possa svolgere un ruolo di garante di tale processo.

Chiediamo, pertanto, l'immediato rientro dei militari italiani dall'Iraq per scongiurare altre possibili tragedie e affermare il principio dell'autodeterminazione dei popoli nella libertà e nella democrazia; ciò sarà anche un valido aiuto al crescente dissenso dei i cittadini degli Stati Uniti d'America verso l'aggressiva politica estera del Governo Bush».

In evidenza