Montelupo Fiorentino, ottocento anni di storia” un libro che racconta la città

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2003 22:44
Montelupo Fiorentino, ottocento anni di storia” un libro che  racconta  la città

Domani pomeriggio alle ore 17 nella sala consiliare del comune di Montelupo Fiorentino Fausto Berti e Mario Mantovani presenteranno il loro libro “Montelupo Fiorentino, ottocento anni di storia”. Insieme a loro, anche il sindaco di Montelupo Marco Montagni, l'onorevole Alberto Fluvi e Italo Moretti, del dipartimento di archeologia e storia delle arti all'Università di Siena.
“Questo libro- dice il sindaco- nasce dall'esigenza di celebrare gli ottocento anni della nostra città, raccontandone, grazie a un lavoro fatto di ricerche storiche e archivistiche, le vicende dalla preistoria, agli Etruschi, ai Romani, alla grande influenza di Firenze durante la quale Montelupo conosce il massimo splendore per arrivare ai giorni nostri.

Uno strumento di cui si sentiva l'esigenza e che permette di avere un ottimo livello di conoscenza del nostro territorio”.
Fausto Berti e Mario Mantovani raccontano i due anni di lavoro basato su fonti scritte e su una stretta collaborazione con la biblioteca e l'archivio di Montelupo. “I testi che più di altri ci hanno aiutato- affermano gli autori- sono stati Storia della maiolica di Firenze e del contado di Galeazzo Cora, in cui Montelupo fa la parte del leone, e Chi ruppe i rastelli a Montelupo? dello storico Carlo Cipolla, vivido racconto dell'epidemia di peste che colpì la città nel 1630, che costituisce, a trent'anni dalla sua pubblicazione, una lettura affascinante e piena di suggestione”.
Una raccolta di contributi diversi dunque, destinata alla divulgazione storica.

Un invito ai concittadini, l'ha definita Berti, in primo luogo per colmare le lacune di memoria della comunità. Montelupo non è solo ceramica e vetro, come ormai tutti sanno. Ha anche una grande storia, in parte ancora da scrivere, sulla navigazione fluviale dell'Arno. E da approfondire c'è il rapporto con alcune famiglie fiorentine, come Antinori e Frescoboadi, senza dimenticare i frati Domenicani di Santa Maria Novella. Per non parlare del ponte di origine romana, o addirittura preromana di cui si rintracciano le vestigia a monte del paese. Ma come mai Montelupo sembra aver dimenticato tanto della propria storia di comunità? "E' forse nel carattere degli abitanti -risponde a NOVE Fausto Berti- probabilmente a causa delle attività economiche sviluppate, che portavano i Montelupini davvero lontano dalla propria casa, tanto da farne ridimensionare la percezione e l'importanza".

"Ma fu anche un problema di instabilità della classe dirigente -aggiunge il sindaco Montagni- che veniva da fuori, o preferiva andarsene dal paese natio. Insomma qui non c'è mai stata la mentalità della piccola patria, pure per la vicinanza a Firenze. Montelupo è stata per secoli un luogo di commesse commerciali esterne e di transito e questa condizione ha finito per divenire l'essenza propria della comunità".
Il libro “Montelupo Fiorenitino, ottocento anni di storia” sarà consegnato agli insegnanti di lettere dell'Istituto Comprensivo e distribuito uno per classe a tutte le scuole, comprese le parificate.

Con un' iniziativa specifica, sarà poi regalato a tutti gli studenti delle terze medie di Montelupo. Il libro è disponibile presso l'Ufficio Turismo di Montelupo al prezzo di 15 euro. Presto sarà in vendita in tutte le librerie del circondario.
Sabato prossimo, 15 novembre, nuovo appuntamento del ricco calendario di eventi dell'VIII centenario della fondazione, con la presentazione del volume“Una galleria d'arte in comune”, catalogo delle opere esposte nel palazzo municipale di Montelupo.

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