UNO STRANO INCONTRO IN UNA TRATTORIA NEI PRESSI DE LA SPEZIA E UNA TELEFONATA DALLE VERSIONI CONTRASTANTI TRA IL GIOCATORE DELLO SPEZIA CRISTIAN CAMPI E ALBERTO BERNARDI, EX ALBINOLEFFE OGGI AL PRATO, SONO ALLA BASE DEL CONTESTATO ILLECITO SPORTIVO RELATIVO AD ALBINOLEFFE-PISA DEL 15 GIUGNO, GARA DI RITORNO DELLA FINALE PLAY-OFF DI C1 DELLA STAGIONE 2002-03, CONCLUSASI 3-2 E LA PROMOZIONE IN B PER I PADRONI DI CASA. VICENDA CHE OGGI E' STATA DIBATTUTA A FIRENZE DALLA COMMISSIONE DISCIPLINARE DELLA LEGA DI C E HA PORTATO ALLA SQUALIFICA FINO AL 30 GIUGNO 2004 DI CAMPI E AD UN PUNTO DI PENALIZZAZIONE PER IL PISA DA SCONTARE NEL CAMPIONATO IN CORSO.
ENTRAMBE LE PARTI HANNO GIA' ANNUNCIATO RICORSO ALLA CAF. NEL CORSO DEL DIBATTIMENTO, INIZIATO POCO DOPO LE 11, IL PRIMO AD ESSERE ASCOLTATO E' STATO CAMPI SOSTENUTO DA MARCO STEFANINI, LEGALE DELLO SPEZIA. IL GIOCATORE HA RACCONTATO DI ESSERE STATO AVVICINATO LUNEDI' 9 GIUGNO, ALL' INDOMANI DELLA PARTITA D' ANDATA DEI PLAY-OFF PISA-ALBINOLEFFE TERMINATA 2-1, DA UNA PERSONA QUALIFICATASI COME "DIRETTORE DEL PISA" DURANTE UNA CENA CON AMICI E FAMILIARI IN UNA TRATTORIA NEI PRESSI DI LA SPEZIA CHE ERA SOLITO FREQUENTARE.
"QUESTA PERSONA ERA UN PO' BRILLA, SI E' PRESENTATA E SENTENDOMI PARLARE DI CALCIO MI HA DETTO: 'A LEFFE VINCIAMO NOI'. IO L' HO INVITATO SUBITO A TORNARE AL SUO TAVOLO" HA SPIEGATO CAMPI. QUATTRO GIORNI DOPO, IL 13 GIUGNO, AVVIENE LA TELEFONATA AL CENTRO DELLA VICENDA: CAMPI HA CHIAMATO BERNARDI, AMICO ED EX COMPAGNO DI SQUADRA NELL' ALZANO VIRESCIT NELLE STAGIONI 2000-01 E 2001-02 PER RACCONTARGLI L' EPISODIO: "MA NON HO FATTO ALCUNA PROPOSTA". DEL TUTTO DIVERSA LA VERSIONE FORNITA DA BERNARDI: "CRISTIAN MI HA CHIAMATO VENERDI' ALLE 21,30, DOPO AVER PARLATO DEL PIU' E DEL MENO MI HA RACCONTATO CON TONO TIMOROSO DI AVER INCONTRATO A CENA IN SETTIMANA IL 'DIRETTORE' DEL PISA E CHE, NON VOLENDO RISCHIARE NELLA GARA DI RITORNO, CERCAVA TRE O QUATTRO GIOCATORI DELL' ALBINOLEFFE, PRONTO A OFFRIRE UNA BARCA DI SOLDI.
HO DETTO SUBITO DI NO ED E' FINITA LI'. LA MATTINA DOPO AGLI ALLENAMENTI HO INFORMATO IL MIO CAPITANO CHE A SUA VOLTA HA PARLATO COI DIRIGENTI". IN MEZZO SONO STATI SENTITI IL DIRETTORE GENERALE DEL PISA RENZO CORNI, CHE HA PRESENTATO UNA MEMORIA, E IL DS DEI TOSCANI MAURO MELUSO: ENTRAMBI HANNO AFFERMATO DI NON AVER MAI CONOSCIUTO CAMPI (E LO STESSO GIOCATORE NON HA RICONOSCIUTO IN LORO LA PERSONA CHE LAVEVA AVVICINATO AL RISTORANTE), DI NON AVER FREQUENTATO IL LUNEDI' QUEL LOCALE ED ESSERE STATI MESSI A CONOSCENZA DELLA VICENDA DIRETTAMENTE DALL'UFFICIO INDAGINI.
IL PROCURATORE FEDERALE DELLA FIGC FEDERICO BAGATTINI, ACCREDITANDO PER VERA LA VERSIONE DI BERNARDI E SOTTOLINEANDO CHE CAMPI AVEVA CONOSCENZE NEL PISA E CHE LA VICENDA ERA NATA IL GIORNO DOPO LA VITTORIA DEI TOSCANI SULL' ALBINOLEFFE, HA CHIESTO, RAVVISANDO L' ILLECITO SPORTIVO, 3 ANNI DI SQUALIFICA PER IL GIOCATORE DELLO SPEZIA (MINIMO DELLA PENA) E DUE PUNTI DI PENALIZZAZIONE PER IL PISA PER RESPONSABILITA' PRESUNTA. PROVVEDIMENTO CHE LA COMMISSIONE DISCIPLINARE PRESIEDUTA DA ANTONIO GRIFFI E COMPOSTA DA PASQUALE MARINO, CORRADO MISTRI E PER L' AIA DA ROBERTO CALABASSI, HA POI RIDOTTO A 8 MESI PER CAMPI E UN PUNTO IN MENO PER LA SOCIETA' TOSCANA DICHIARANDO COMUNQUE "LA RESPONSABILITA' DEL GIOCATORE E DEL PISA CALCIO PER LE VIOLAZIONI REGOLAMENTARI LORO ASCRITTE".
IMMEDIATA LA REAZIONE DELLE DUE PARTI. "RICORREREMO SUBITO ALLA CAF HA DICHIARATO L' AVVOCATO DI CAMPI QUESTA STORIA E' INVEROSIMILE, NON CI SONO PROVE MA SOLO PRESUNTI INDIZI E NON E' STATO NEPPURE ACCERTATO IL MANDANTE. QUELLA DEL MIO ASSISTITO E' STATA SOLO UNA GROSSA SBRUFFONATA, CAMPI NON AVEVA NE' LA STRUTTURA NE' L' INTENZIONE PER PORTARE AVANTI L' ILLECITO". SORPRESI I DIRIGENTI DEL PISA: "SIAMO SCONVOLTI HA DETTO CORNI STIAMO SUBENDO UNA VERA INGIUSTIZIA, NON E' STATA DIMOSTRATA ALCUNA RELAZIONE TRA IL PISA E CAMPI.
ORA NON CI RESTA CHE RICORRERE ALLA CAF".
