Calcio: il punto sul campionato dei viola

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 ottobre 2003 10:49
Calcio: il punto sul campionato dei viola

Il campionato è sempre più in salita per la Fiorentina. Che Cavasin dispensasse parole di vittoria per caricare un ambiente ancora poco convinto in se stesso era intuibile. Che nelle partite casalinghe con Triestina, Atalanta e Piacenza la squadra viola abbia dato il massimo contro avversarie di buona qualità è vero. Ma contro l’Albinoleffe e la Salernitana lo sconcerto per le prove offerte è uguale all’amaro in bocca per le sconfitte subite in due campi dove molte altre squadre usciranno imbattute. Invece i viola con una “neopromossa” ed una “straretrocessa” hanno preso gol e non sono più riusciti a ribaltare il risultato. I motivi? Difficile indicarli con precisione: l’importante è che li abbia identificati Cavasin. Certo il gol preso con la Salernitana per distrazione ed ingenuità è uguale a quello preso con il Piacenza.

Errori collettivi della difesa su palle inattive o superamento di avversari nell’uno contro uno, il risultato è stato lo stesso. Il problema più grosso per l’allenatore dei viola rimane il centrocampo: come già sottolineato in altre occasioni, a fronte di una rosa di acquisti fatti all’ultimo minuto per la serie B, da alcune partite viene scelta la coppia Ariatti – Di Livio che mostra limiti nell’interdizione ma soprattutto nella fase di riproposizione, di verticalizzazione del gioco.

Che semplicemente non c’è. Fasce esterne non produttive, gioco che si accentra e ristagna, avversari che prendono misure e fiducia. Quindi iniziano le rotazioni e gli avvicendamenti tra esterni alti ed interni di centrocampo che, dopo poco, generano una confusione tattica dalla quale la squadra prova ad uscirne solo col lancio lungo (da dietro, raramente dalle fasce) per Riganò, che viene marcato sempre più attentamente essendo l’unico vero pericolo per le difese avversarie. Adesso il quesito che tutti si pongono è se la rosa, la squadra di cui dispone Cavasin, sia all’altezza di un campionato di B che deve essere - nelle intenzioni della proprietà - vinto.

L’appiattimento tra le varie concorrenti è molto forte nella serie cadetta ,soprattutto in un campionato che si annuncia lungo perciò logorante. Forse i viola non saranno tra i primi con certezza assoluta, forse le retrocesse dalla A e quelle che hanno perso la promozione per un soffio sono superiori alla Fiorentina. Ma basta rileggere la formazione della Salernitana per capire che anche sabato scorso la forza dei padroni di casa è stata direttamente proporzionale alla debolezza dei viola.

Più determinazione, più decisione, più attenzione unite ad un pizzico di cinismo (sportivo, s’intende) avrebbero fatto la differenza. Almeno nel risultato di Salerno. Adesso tra due giorni subito una controprova contro il Pescara di nuovo in trasferta: vedremo quali novità apporterà Cavasin. Said e Maspero in campo fin dall’inizio, con il ritorno di Di Livio e Ariatti all’esterno e l’esclusione di Andreotti e Manfredini? Possibile, ma tutto inutile se il collettivo viola non comincerà a credere di più in se stesso, alzando il ritmo e l’attenzione per tutti i 90 minuti. Alessandro Signorini

Collegamenti
In evidenza