Da lunedi' scatta la zcs 12 nella zona compresa fra il Terzolle e il Mugnone
Petizione contro i parcheggi a fascia rossa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 settembre 2003 18:09
Da lunedi' scatta la zcs 12 nella zona compresa fra il Terzolle e il Mugnone<BR>Petizione contro i parcheggi a fascia rossa

Entra in funzione da lunedì 21 settembre la zona a sosta controllata nel quartiere 5 nel perimetro compreso fra il torrente Mugnone, il torrente Terzolle e la linea ferroviaria Firenze Bologna. Eccetto i residenti, coloro che sosteranno nella zona a sosta controllata pagheranno 1 euro all'ora; i lavoratori pendolari potranno parcheggiare alla tariffa di 30 centesimi l'ora con la carta lavoro rilasciata dalla Firenze Parcheggi. In tutto 2.228 posti così suddivisi: 839 riservati alla sosta promiscua e segnalati con strisce blu a terra.

In questi i residenti sostano gratis, gli altri pagano 1 euro all'ora nei soli giorni feriali dalle 8 alle 20. Altri 749 posti sono esclusivi per i residenti ventiquattro ore su ventiquattro tutti i giorni della settimana e sono identificati da strisce bianche a terra. Settantasei sono a pagamento per tutti dalle 8 alle 20 dei giorni feriali e sono contrassegnati dalla fascia rossa. In questi ultimi si paga 1 euro la prima ora e 2 euro a partire dalla seconda. Quaranta posti sono per i disabili, 24 per il carico e scarico merci e 500 sono riservati alle due ruote.

In dettaglio le strade interessate dalla zcs sono: via Gordigiani, via Buonsignori, via Mariti, via G, da Empoli, via Danti, via dei Marignolli, via O, da Pordenone, via Circondaria (fra il Mugnone e la linea ferroviaria), viale Corsica, via dell'Arcovata, via del Ponte di Mezzo, via della Valle, via Il Massaio.
«85 parcheggi a fascia rossa sono stati eliminati ieri nella zona dell'Oltrarno: è la prima, significativa reazione alla raccolta di firme che stiamo portando avanti contro questo nuovo sistema».

E' quanto hanno dichiarato il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi e il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri. «I parcheggi - hanno spiegato i due esponenti del centrodestra - sono stati eliminati da piazza Pier Vettori, piazza Tasso e viale Aleardo Aleardi per un totale di 85 posti auto che così ritornano per i residenti. Nonostante questo segnale positivo la petizione continuerà. L'attuale quota di firme raggiunta, le continue telefonate che riceviamo, i pareri dei residenti che gireremo all'assessore e al sindaco ci spingono a continuare comunque la raccolta di firme fino alla fine del mese».

Per maggiori informazioni, e per richiedere i moduli della petizione, è possibile informarsi presso: consigliere Gabriele Toccafondi (gruppo consiliare Azione per Firenze) tel. 055-217897 oppure 055-2768557, fax. 055-2768390, e-mail: gruppo.azionefirenze@comune.fi.it; consigliere Massimo Pieri (gruppo consiliare Forza Italia) "Punto Azzurro" in viale Edmondo de Amicis 67/r, Tel. 055-6121102. e-mail info@maxpieri.it.
«Un'operazione sbagliata dal punto di vista economico e sociale dalla quale il Comune può ancora tirasi indietro».

Così i consiglieri della Casa delle Libertà giudicano il sistema delle porte telematiche. Questa posizione è stata ribadita questa mattina, in una conferenza stampa in Palazzo Vecchio, alla quale hanno partecipato Rodolfo Cigliana, Bianca Maria Giocoli e Valerio Abbate (Forza Italia), Antonio Gerardo Andriulli e Gaia Checcucci (Alleanza Nazionale), Federico Tondi (UDC) e Gabriele Toccafondi (Azione per Firenze). «Quello del telepass - hanno spiegato - è un sistema che produce vantaggi solo per Autostrade spa e per "Firenze parcheggi" con quest'ultima che, in quattro anni, incasserà circa 6 milioni e 500 mila euro a fronte di una spesa di circa 3 milioni e 500 mila euro.

In quattro anni, dunque, Firenze parcheggi guadagnerà circa 3 milioni di euro. Intanto si danneggiano i cittadini che sono obbligati a pagare una penale per il loro diritto di abitare in centro o di esercitare una qualunque loro attività economica e professionale. L'intero sistema, quindi, si configura come sopruso e ingiustizia: ma non ne esisteva uno economicamente più conveniente e più evoluto tecnologicamente?». «Le porte telematiche - hanno ricordato i consiglieri del centrodestra - sono un'eredità della precedente amministrazione di centrosinistra che nel 1998 previde e in parte realizzò l'intero sistema.

A distanza di cinque anni, e con curiosa urgenza, l'attuale governo cittadino, sempre di centrosinistra, in poco più di due mesi pretende di far assimilare problemi, soluzioni e modalità operative di tutto il sistema in una manciata di giorni, non tenendo conto delle molteplici esigenze e di tutti i problemi, anche tecnici, ancora da risolvere. E senza aver interpellato, nei tempi giusti, tutte le categorie economiche e professionali come, ad esempio, quella dei medici di famiglia che sono pubblici ufficiali ma che saranno costretti come gli altri a pagare questo "balzello"».

«La giunta targata Domenici - hanno concluso - ha deciso di far partire comunque le porte telematiche il tre di novembre ma il Comune è ancora in tempo per tirarsi indietro. Se lunedì prossimo l'amministrazione deciderà di non firmare la convenzione definitiva dovrà pagare una penale di circa 1 milione e 200 mila euro. Un danno, per le casse del Comune, sicuramente minore di quello che sarà provocato in quattro anni da questo sistema di porte telematiche».

Oltre 1.800 multe in poco più di nove mesi.

E' questo il risultato dell'attività di controllo degli spazi sosta per i disabili da parte della Polizia Municipale. Dal primo gennaio al 9 settembre sono arrivate alla centrale operativa 1.193 richieste di intervento per sosta abusiva negli spazi riservati agli invalidi e in ben 1.165 casi i vigili urbani sono accorsi sul posto. Nello stesso periodo sono state elevate 1.843 sanzioni per la sosta nei posti per invalidi. E visto che il 2003 è l'anno europeo, l'Amministrazione comunale ha attivato anche un progetto ad hoc: nel periodo compreso tra il primo gennaio e il 31 agosto i vigili di quartiere hanno effettuato controlli mirati alla tutela dei disabili, verificando la legittimità e correttezza di 58 permessi invalidi e di 38 spazi riservati ai disabili.

Sono stati compiuti sopralluoghi ed effettuate 105 segnalazioni di mancanza o incompletezza della segnaletica oltre che delle strutture per facilitare la mobilità dei disabili come, per esempio, gli scivoli. "Questi risultati non sono un caso ma sono la conseguenza di un impegno costante della Polizia Municipale - commenta l'assessore alla vivibilità e sicurezza urbana Graziano Cioni -. Per tutto il corpo, dai vigili di quartiere alla centrale operativa, le richieste di intervento riguardanti gli spazi sosta dei disabili sono una priorità".

L'assessore ricorda poi che con il nuovo codice della strada la multa per la sosta abusivi sugli spazi riservati ai disabili comporta la sottrazione di due punti sulla patente. "Non siamo in presenza di una violazione al codice della strada, ma di un grave danno per le persone disabili - aggiunge l'assessore Cioni - . Si tratta di un comportamento incivile e che dimostra una grande insensibilità oltre a essere un modo ben strano per onorare l'anno europeo del disabile. E' quindi sacrosanto togliere due punti nella patente a chi non rispetta questa norma del codice della strada".

Ma l'attività della Polizia Municipale non si ferma al controllo della sosta sugli spazi disabili. In questi mesi sono stati effettuate verifiche anche sull'uso improprio dei contrassegni per gli invalidi: dal primo gennaio la Polizia Municipale ha presentato 39 persone che rischiano una pena che va da due mesi a un anno. "I controlli continueranno e per chi insiste a lasciare l'auto nei posti riservati agli invalidi - conclude l'assessore Cioni - scatterà inevitabilmente la multa".
Da alcune settimane, su alcune delle principali arterie del traffico di Firenze, sono comparsi cartelli che indicano in 30 km orari il limite massimo di velocità.

Il nuovo codice della strada prevede infatti la possibilità di istituire zone a “velocità limitata”.
"Strade sulle quali risulta praticamente impossibile rispettare i limiti -commenta Antonio Bacchi, Segretario dell'associazione 'Andrea Tamburi'- tanto che, infatti, nessuno li rispetta, nella più completa indifferenza delle autorità, evidentemente paghe della finzione di provvedimenti che esistono solo sulla carta. A meno che, ci viene un dubbio, i nuovi limiti non valgano soltanto per i numerosi momenti della giornata durante i quali il traffico è bloccato dalle code.
Scherzi a parte si tratta, in tutta evidenza, dell’ennesima assurdità amministrativa, di una decisione presa sulla pelle dei cittadini, completamente priva di senso rispetto ai criteri di efficienza volti a garantire lo scorrimento del traffico e con l’aggravante, oltretutto, di essere completamente inefficace dal punto di vista della sicurezza stradale.

Infatti, da questo punto di vista, nessuno riuscirà a convincerci che l’aumento del numero degli incidenti stradali registrati a Firenze in questi ultimi mesi sia dovuto al fatto che i precedenti limiti di velocità (50 km orari) fossero eccessivi. Piuttosto, il Comune spieghi ai cittadini cosa ha fatto finora per garantire il rispetto di quelle e delle altre regole esistenti, e quindi la sicurezza di tutti coloro che circolano in città. In attesa di una improbabile smentita possiamo anticipare noi la risposta: poco o niente.

Da qui la necessità di respingere con decisione al mittente, ovvero alla giunta, la non-soluzione adottata, l'ennesimo specchietto per le allodole, chiedendo al posto di limiti di velocità inutili e palesemente non-rispettabili azioni concrete per garantire la sicurezza del traffico.
Purtroppo finora ad ogni possibile intervento di prevenzione sulle strade i nostri amministratori hanno preferito mantenere l’attenzione e la gran parte delle risorse disponibili concentrate sull’attività di gran lunga preferita: il tartassamento scientifico dei sudditi su quattro e due ruote.

Ciò nonostante ci rivolgiamo a loro, sindaco ed assessori competenti, con fiducia, convinti che sia possibile da parte loro una rivalutazione urgente dei provvedimenti adottati, e quindi un passo indietro. Con altrettanta fiducia ci aspettiamo una risposta, un chiarimento che almeno spieghi la ratio di simili provvedimenti, per noi, sinceramente, del tutto incomprensibile".
"La situazione dell'incrocio tra via Benevieni e via Pier Capponi non è ignorata né sottovalutata dall'Amministrazione comunale".

L'assessore alla mobilità Vincenzo Bugliani risponde così alla protesta dei residenti della zona dopo il susseguirsi degli incidenti in corrispondenza dell'incrocio tra le due strade. Gli uffici comunali hanno già effettuato un sopralluogo e sono allo studio una serie di soluzioni per ridurre la pericolosità dell'incrocio. Comunque, già dalla prossima settimana potrebbero essere effettuati alcuni interventi sulla segnaletica.

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