Anniversario del 11 Settembre: il sindaco di Firenze scrive all'ambasciatore USA crive

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 settembre 2003 17:38
Anniversario del 11 Settembre: il sindaco di Firenze scrive all'ambasciatore USA                          crive

Un ricordo di quei terribili giorni, una rinnovata solidarietà al popolo americano e una irrinunciabile speranza di pace: sono questi i temi della lettera che il sindaco Leonardo Domenici ha inviato all'ambasciatore degli Stati Uniti Mel Sembler, nel secondo anniversario dell'attentato alle Torri gemelle di New York. "Come due anni fa, quando Firenze si strinse attorno al popolo americano, riempiendo piazza della Signoria e ascoltando in silenzio le parole di dolore e di rabbia dell'allora console Hollowell - scrive il sindaco - oggi, nel secondo anniversario della tragedia dell'11 settembre, desidero rinnovarle i sentimenti più sinceri e profondi della solidarietà e della partecipazione di tutta la città e delle sue istituzioni.

Nella nostra memoria le immagini di New York e di Washington devastate dal fuoco e coperte di fumo e polvere resteranno per sempre associate al ricordo delle vittime innocenti di una inaudita, irragionevole, disumana violenza - si legge ancora - Sappiamo adesso che gli attentati che hanno colpito l'America avevano come bersaglio l'intera comunità internazionale. Il terrorismo continua a pesare su tutto il mondo come drammatica realtà quotidiana e come incombente minaccia. Per combatterlo occorre una forte e condivisa volontà e una politica rivolta ad eliminare le cause profonde che generano odio e conflitti sanguinosi".

"Oggi, in Medio Oriente niente può essere dato per definitivo e le speranze che si nutrivano sulla Road Map sembrano adesso affievolirsi, sommerse da una nuova ondata di violenze. Ciononostante, malgrado le difficoltà e gli ostacoli da superare, l'auspicio è che gli Stati Uniti, l'Europa, le organizzazioni internazionali e, in primo luogo, le Nazioni Unite, si impegnino con tutte le energie e le risorse per far prevalere, in un'area così cruciale, il negoziato e la cooperazione - prosegue Domenici, e conclude: "Firenze, la sua storia, crocevia di popoli e culture diverse, testimonia di una costante, inesauribile volontà di pace e di dialogo.

E la pace è, ancora oggi, la nostra speranza e la nostra ambizione".(mr)

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