Inaugurata la mostra fotografica dei superstiti di Sant'Anna di Stazzema

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 agosto 2003 19:44
Inaugurata la mostra fotografica dei superstiti di Sant'Anna di Stazzema

FIRENZE- Un’immagine vale a volte più di mille parole. E i volti, gli sguardi e gli occhi dei superstiti di Sant’Anna di Stazzema, dove nel “44 i tedeschi trucidarono il 12 agosto 560 persone (tra cui molti anziani, donne e bambini), possono ancora insegnare molto, con il dolore di chi ha visto e si porta il peso ancora dentro. “Per questo, come Regione – ha spiegato oggi il vice presidente della Toscana Angelo Passaleva, rivolto al presidente della Camera Casini – abbiamo deciso di inviare il volume di Oliviero Toscani, foto di quanti allora erano bambini ed oggi da anziani ricordano, a tutti i parlamentari e a tutti i membri del governo.

Pensiamo infatti che da quelle immagini e da quei volti ci sia ancora molto da imparare, anche per noi politici. Abbiamo l’obbligo di non dimenticare. E la Toscana cerca di mettercela tutta. Ma quei volti ci ricordano anche che la politica è “servizio” disinteressato, in particolare ai più deboli e a chi ha più bisogno proprio perché meno protetto”.
A Sant’Anna di Stazzema si inaugurava oggi pomeriggio la mostra fotografica di Oliviero Toscani, tratta dall’omonimo libro, intitolata “Sant’Anna di Stazzema: 12 agosto 1944.

I bambini ricordano”. Per la giunta regionale era presente anche l’assessore Marco Montemagni.
“Spero proprio – si è augurato il vice presidente Passaleva, intervendo prima di Casini – che molte persone vengano quassù, attirate da un’occasione che non si può perdere. Spero salgano molti giovani, che troveranno in queste foto un contributo di provocazione capace di dare la scossa giusta. Spero salgano molti cittadini cosiddetti adulti, italiani o meno. Troveranno stimoli per ripensare il loro modo di essere cittadini di una democrazia che voglia essere non solo di facciata ma anche di sostanza”.

“Gli scatti di Oliviero Toscani, rimandando a tragiche sofferenze di persone colpite dalla follia della guerra, – ha concluso Passaleva – ci ricordano che in politica non si ‘scende’ ma, casomai, si ‘sale’. Questi scatti sono un forte monito: chi pensasse di occupare posizioni istituzionali solo per allargare il proprio potere personale o quello di una parte politica o addirittura la sue ricchezze private, avrebbe sbagliato tutto. Non si può pensare di ingabbiare la libertà e la dignità dei cittadini né di ingannarli a lungo.

Prima o poi i cittadini, la cosiddetta gente comune, se ne accorge: quegli occhi cominciano a vedere. Quei volti non possono fare a meno di giudicare chi pretende di manipolare le coscienze”.
“Spero che presto presto ci sia il rinvio a giudizio e possa iniziare il processo per i sei nazisti già identificati come responsabili, assieme ad altri, dell’orrenda strage di Sant’Anna di Stazzema. A quasi sessant’anni da quel tragico 12 agosto 1944 arriva, sebbene tardivo, un barlume di giustizia su uno dei più efferati delitti della seconda guerra mondiale”.

Lo ha ribadito oggi in occasione dell’apertura della mostra fotografica di Olivieri Toscani, prima di una serie di iniziative che fino al 12 agosto animeranno il piccolo comune, l’assessore al bilancio e alla programmazione della Toscana Marco Montemagni.
“La richiesta di rinvio – ha aggiunto - è il positivo risultato di un impegno tenace e meritorio portato avanti dal giovane procuratore militare di La Spezia, Marco De Paolis. Un lavoro coraggioso, corretto, coerente e professionalmente ineccepibile, alla cui riuscita hanno concorso anche i superstiti e i familiari delle 560 vittime, il Comune di Stazzema e gli altri della Versilia, la Provincia di Lucca e la Regione.

Tutti insieme ci siamo battuti perché dal famoso “armadio della vergogna” uscissero i documenti che hanno contribuito al buon esito delle ricerche. Oggi raccogliamo i primi frutti”.
“Ci ha mosso a questo lavoro – ha concluso l’assessore – non uno spirito di vendetta ma un grande bisogno di verità, che riesca a contrastare i vergognosi tentativi di revisionismo storico in atto”.

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