Comprensorio del cuoio: accordo per tutelare le risorse idriche

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 luglio 2003 20:26
Comprensorio del cuoio: accordo per tutelare le risorse idriche

FIRENZE- Verrà completamente riorganizzata e resa più efficiente l’attività di tutela delle risorse idriche nel comprensorio del cuoio, nel Basso e Medio Valdarno. In definitiva si punta a salvaguardare e tutelare il Padule di Fucecchio, a salvaguardare e raggiungere gli obiettivi di tutela delle acque previsti dalla normativa per l’Arno, a salvaguardare e ricondurre alla sostenibilità i prelievi da falda attraverso il riuso di acque reflue depurate. Tutto questo è il frutto della firma di un accordo di programma avvenuta questo pomeriggio nella sede del Ministero dell’ambiente, a Roma.
L’area interessata dall’accordo è quella del bacino dell’Arno a valle di Firenze con il comprensorio del cuoio, il circondario empolese, la Valdinievole, la Valdera, la Valdelsa, un’area fortemente antropizzata e industrializzata.

Le misure predisposte di depurazione dei servizi idrici assumono come priorità anche la tutela del bilancio idrico del Padule di Fucecchio, una delle zone umide più estese e rilevanti a livello nazionale.
A partire dal 2002 è stato avviato un tavolo esteso a tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti con lo scopo di riorganizzare ed ottimizzare l’intero ciclo delle acque del Basso Valdarno: dal prelievo alla razionalizzazione degli impieghi, alla depurazione delle acque reflue al riutilizzo delle acque depurate.

Per citare qualche dato, il volume di scarichi di acque reflue è di 30 milioni di metri cubi annui, di cui 6 milioni provenienti da usi industriali e 24 da usi civili.
“Un altro elemento di impegno – afferma l’assessore regionale all’ambiente Tommaso Franci - dovrà riguardare anche il miglioramento dell’efficienza ecologica dei processi produttivi dell’industria conciaria, limitando i prelievi da falda, ottimizzando gli impieghi idrici industriali, riutilizzando le acque di processo e riducendo le emissioni inquinanti.

Si tratta di superare un’impostazione che punta solo a contenere l’inquinamento, per assumere come priorità un criterio integrato di salvaguardia qualitativa e quantitativa delle risorse idriche”. Poi ha aggiunto: “L’accordo di oggi costituisce un percorso esemplare del passaggio a una politica ambientale concertata e di responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti, compresi quelli privati. Si inserisce nell’ampio lavoro che la Regione sta svolgendo su più versanti per tutelare e garantire la qualità delle acque e rientra in quel processo che si concretizzerà nell’adozione del piano di tutela delle risorse idriche entro l’anno in corso, avendo presenti come obiettivi prioritari la tutela del Padule di Fucecchio, della falda, dell’Arno.

E’ un percorso virtuoso che pone la Toscana all’avanguardia a livello nazionale”.

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