Olio d’oliva: un progetto che premia la qualità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 luglio 2003 07:19
Olio d’oliva: un progetto che premia la qualità

Un progetto che prevede una serie di interventi a tutela della produzione dell’olio d’oliva. E’ quello varato all’unanimità dal Consiglio regionale della Toscana, con il quale vengono stanziati 882 mila euro per il ciclo produttivo 2003-2004. I fondi servono per finanziare una serie di azioni volte a incrementare la già elevata qualità dell’olio toscano. Gran parte degli stanziamenti, 399.628 euro, verranno usati nella lotta contro la mosca dell’olivo ed eventualmente contro altri organismi nocivi, compresi i dispositivi di controllo, allarme e valutazione.

Una somma cospicua, pari a 170.398 euro, sarà destinata, durante la campagna olivicola, all’assistenza tecnica agli olivicoltori ed ai frantoi al fine di migliorare ambiente e qualità della lavorazione. Mentre 241.623 euro riguarderanno la formazione degli agricoltori sulla qualità dell’olio d’oliva e sull’impatto ambientale dell’olivicoltura; 54.150 euro verranno destinati all’allestimento o gestione, a livello regionale, di laboratori di analisi e i restanti 43.200 alla collaborazione con organismi specializzati nella realizzazione di programmi di ricerca per il miglioramento qualitativo della produzione di olio d’oliva vergine.

Il soggetto attuatore del progetto è l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione nel Settore Agricolo-forestale (A.R.S.I.A.) che si avvarrà della collaborazione dell’A.I.Pr.Ol. (Associazione Interprovinciale Produttori Olivicoli) e dell’O.T.A. (Olivicoltori Toscani Associati). Secondo Fabio Roggiolani, presidente della commissione Agricoltura, questi provvedimenti vengono presi ad esempio anche all’estero, come è emerso dalla recente visita della commissione in Andalusia. “Si tratta di un provvedimento teso alla valorizzazione e alla salvaguardia della qualità dell’olio toscano”, ha affermato Fabio Pacini, vicepresidente della commissione Agricoltura.

Un apprezzamento è venuto anche da Giovanni Barbagli (Prc) che ha ricordato l’efficienza dell’Arsia come soggetto attuatore.

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