Lo scorso 22 luglio altri 5 tigli sono stati abbattuti intorno alla Fortezza da Basso di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 luglio 2003 13:02
Lo scorso 22 luglio altri 5 tigli sono stati abbattuti intorno alla Fortezza da Basso di Firenze

Dall'assessore all'Ambiente Vincenzo Bugliani l'associazione ecologista Idra ha appreso che il taglio degli alberi si è reso necessario dopo aver constatato che gli scavi di realizzazione di nuova tratta fognaria e della contemporanea sostituzione della rete idrica e delle tubazioni del gas, a cura di Publiacqua SpA, ne avevano reciso le radici.
Il 22 luglio non erano passati neanche due mesi da quando, il 23 maggio, il sindaco di Firenze Leonardo Domenici - che è anche presidente dell'ANCI - aveva ordinato l'eliminazione a poche decine di metri di distanza di altri 5 alberi nel vicino giardino di Porta Mugnone (consegnato alla città dal governo Dini per il vertice europeo del '95), nonostante il parere negativo del Soprintendente per i Beni Architettonici ed il Paesaggio Domenico Valentino.
Il taglio degli alberi era stato deciso in modo da permettere l'accesso alla Fortezza dei camion di "Pitti Immagine", accanto a un'area cantierizzata per la costruzione del parcheggio sotterraneo nel Piazzale dei Caduti nei Lager.

Idra chiederà prossimamente all'assessore all'Urbanistica Gianni Biagi se si fosse tenuto adeguatamente conto in quel caso, preventivamente, delle esigenze del polo espositivo della Fortezza: non sarebbero state possibili, a studiarle per tempo, altre soluzioni cantieristiche?
Il provvedimento del sindaco, seguìto da più segnalazioni all'autorità giudiziaria, ha comportato com'è noto il 9 luglio scorso l'emissione di un avviso di garanzia nei suoi confronti.
La persistente leggerezza con la quale viene trattato il patrimonio arboreo storico della città, in questa epoca 'luminosa' di grandi cantieri, polvere, fango, ruspe, betoniere, smog, novello asfalto e generoso cemento che costruiscono la modernizzazione di Firenze, ha indotto Idra a chiedere ragguagli precisi sul provvedimento che l'assessore Bugliani ha annunciato nei confronti di Publiacqua nel corso dell'incontro avuto con l'associazione e col Coordinamento dei Comitati Cittadini (CCC) il 24 luglio scorso.

Così scrive il presidente di Idra nella lettera depositata oggi a Palazzo Vecchio, contenente il lungo elenco di proposte e richieste inoltrate durante i recenti colloqui col vice sindaco Giuseppe Matulli, con l'assessore all'Urbanistica Giani Biagi, con l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Coggiola e con l'assessore alla Mobilità e all'Ambiente Vincenzo Bugliani: si chiede che "siano messi a disposizione dell'Associazione - interessata a promuovere il buon governo della spesa pubblica - i contenuti, l'iter e i destinatari dei provvedimenti annunciati a carico di Publiacqua in conseguenza del taglio di 5 tigli su viale Strozzi, tra viale Lavagnini e viale Milton, lo scorso martedì 22 luglio, a séguito degli incidenti avvenuti nel corso della realizzazione di nuova tratta fognaria e contemporanea sostituzione di rete idrica e delle tubazioni del gas".

Dopo il danno che deriva alla città da questa ennesima sottrazione di verde e di ossigeno, Idra desidera infatti verificare che non abbia ad aggiungersi la beffa del risarcimento con denaro ancora una volta pubblico. L'associazione chiede inoltre agli amministratori di verificare "se la distanza assai ridotta dei lavori dagli alberi autorizzi a considerare anche quelli non abbattuti effettivamente salvi".

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