Lunatica 2003: festival di musica, prosa e danza a Massa, Carrara e provincia, dal 3 luglio al 10 agosto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 luglio 2003 07:03
Lunatica 2003: festival di musica, prosa e danza a Massa, Carrara e provincia, dal 3 luglio al 10 agosto

Lunatica, il festival che anima e popola la provincia di Massa Carrara, offre un programma vario e articolato che spazia dalla musica classica e sinfonica alla musica popolare, dal teatro alla danza, presentando protagonisti di grande richiamo e livello artistico. Come sempre una particolare attenzione è stata rivolta alla valorizzazione di una terra ricca di storia, di tradizioni e bellezze naturali.
A inaugurare la IX edizione del festival un concerto che rappresenta uno degli eventi di punta dell’estate toscana: la grande signora della musica, la voce cult dell’America Latina si esibirà il 3 luglio a Massa, trasportandoci nelle atmosfere magiche e calde delle tradizioni popolari della sua terra.
Mercedes Sosa, nata a San Miguel de Tucumàn, nel nord dell'Argentina, nel 1935, è conosciuta in tutto il mondo come La Voce dell'America Latina.

Cresciuta in una famiglia modesta, la sua prima apparizione sulla scena musicale folk risale alla metà degli anni '60, a Mendoza, dove fonda col marito il Movimiento del Nuevo Cancionero, per rinnovare le espressioni artistiche delle tradizioni popolari e registra il suo primo album Canciones con fundamento. Dall'inizio agli anni bui della dittatura militare negli anni '70 e fino ai giorni nostri, "la negra", come la chiama il suo popolo, ha sempre indicato, con la sua voce importante, che cantare può essere un atto di libertà, e tutti i suoi dischi seguono un percorso lineare: Yo no canto por cantar, Hermano, Para cantarle a mi gente, Mujeres argentinas, El grido de la tierra.

Dal 1967 comincia a girare in tutto il mondo, si cimenta con successo nel cinema, mentre la sua musica di denuncia si rivela sempre più scomoda per il governo militare del suo Paese che la censura nelle radio ufficiali. Si arriva all'orrore dei desaparecidos. Le minacce e l'arresto davanti al pubblico, la costringono all'esilio, a Parigi e a Madrid. Nel 1982, il suo ritorno a Buenos Aires alla caduta dei militari viene celebrato con recital memorabili al Teatro dell'Opera di Buenos Aires; la ritrovata democrazia coincide con il successo discografico del live Mercedes Sosa en Argentina.

L'artista ricomincia a tenere concerti, lunghe tournée in patria e all'estero e ad incidere album. Altrettanto intenso è il suo impegno civile, a favore delle donne, della tutela dell'ambiente, della cultura, che svolge nelle più alte sedi istituzionali, dall'ONU all'UNESCO. Neppure i gravi problemi di salute frenano il suo attivismo: più volte in pericolo di vita, la caparbietà e la grande forza interiore le hanno finora impedito di arrendersi alla malattia. Fra i numerosi riconoscimenti, le cittadinanze onorarie e le onorificenze dei quali è stata insignita, ricordiamo nel 1966 il Premio CIM-UNESCO del Consiglio Internazionale della Musica dipendente dall'UNESCO, di solito conferito a musicisti o Enti che hanno contribuito a promuovere la musica come strumento di cooperazione fra le nazioni e di comprensione tra le persone.
A simboleggiare il carattere universale della “voce dell’America Latina” è l'album "Global Divas" (1995) - seguito alla consegna da parte delle Nazioni Unite del riconoscimento per il suo impegno nel promuovere e difendere i diritti delle donne - nel quale la voce di Mercedes Sosa, interprete della toccante 'Gracias a la vida’, figura accanto a quelle delle più amate interpreti di tutti i tempi: Edith Piaf, Marlene Dietrich, Amalia Rodriguez, Miriam Makeba, Aretha Franklin.

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