Società della Salute: interviene l'RdB – CUB del Comune di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 giugno 2003 14:35
Società della Salute: interviene l'RdB – CUB del Comune di Firenze

Due settimane fa si è tenuto un incontro relativo alla costituenda Società della Salute (SdS). Erano presenti, per la parte pubblica: L’Assessore alle Politiche Sociali, il Direttore della ASL 10, il Direttore del Decentramento e il Direttore della Sicurezza Sociale; per le OO.SS. : la RSU del Comune, la RSU dell’ASL, nonché CGIL, CISL, UIL e RdB.
L’Amministrazione Comunale ha illustrato i compiti e le funzioni della Società della Salute, non dando però una chiara definizione di quelli che saranno gli indirizzi organizzativi del personale, mentre risultano chiari i futuri assetti direttivi, infatti la prima fase interesserà solo la dimensione gestionale.

Secondo l’Amministrazione questo servizio inizierà in fase sperimentale e pertanto è suscettibile di cambiamenti e adeguamenti in corso d’opera. Ma a nostro avviso è impensabile che ad oggi l’A. C. non sappia quali siano le finalità che vuole raggiungere, e riteniamo che voglia solo nascondersi dietro questo paravento per far accettare con il minor clamore possibile ai lavoratori tutte le novità, delle quali pochissime saranno positive.
La RdB-CUB Sanità ha posto una serie di quesiti, di critiche e di dubbi sulla opportunità di istituire la SdS e sui compiti e le funzioni a questa attribuite, ravvisando in queste un tentativo di controriforma del sistema sanitario regionale, staccando il livello territoriale da quello ospedaliero e creando così una nuova struttura con tanto di “capi e sottocapi” , per altro profumatamente retribuiti.

Il progetto prevede inoltre l’apertura in modo massiccio al cosiddetto “privato sociale”, senza che siano stati definiti o previsti dei limiti o confini di intervento.
E’ difficilmente comprensibile se ci saranno dei vantaggi o utilità sociali per l’utenza, visto che per il momento non si è mai parlato di quali nuovi servizi saranno offerti e delle nuove modalità di fruizione da parte della collettività, ma ci si è limitati a voler sperimentare forme di organizzazione degli assetti “direttivi”.

In effetti la Società della Salute ad oggi qualcosa ha già prodotto: una serie di incarichi e consulenze.
RdB – CUB, pur condividendo la necessità di giungere ad una reale integrazione della rete dei servizi socio sanitari, nutre seri dubbi che lo strumento appena illustrato possa essere utile e opportuno per l’utenza e per i lavoratori del settore.
RdB – CUB inoltre ha evidenziato come si intenda far partire questa struttura solo parzialmente senza il coinvolgimento di tutti i settori dell’area sociosanitaria, come ad esempio aree forti tipo la psichiatria.
Per quanto riguarda il personale, RdB del Comune di Firenze ha posto alla controparte alcune richieste precise quali:
1) La possibilità da parte del personale.

in considerazione del fatto che si tratta della costituzione di un nuovo soggetto, di poter esercitare il diritto di opzione con relativa mobilità verso altri settori dell’A.C..
2) Piena chiarezza rispetto all’assetto e alla veste giuridica del nuovo soggetto con particolare riferimento al dopo fase sperimentale (due anni).
3) L’immediata armonizzazione contrattuale (parità di trattamento economico a parità di funzioni) fra i lavoratori provenienti dal Comune e quelli provenienti dalla ASL.


4) Certezza dei compiti e dei carichi di lavoro che il personale proveniente dal Comune di Firenze si troverà a svolgere anche alla luce della cronica assenza di personale da parte della ASL.
"Rispetto a quanto da noi richiesto c’è stata assai poca chiarezza nelle risposte da parte dell’Assessore -afferma un documento del sindacato RdB CUB- se non un vago impegno verso l’ipotetica attivazione di istituti idonei ad avvicinare gradatamente i trattamenti economici diversi attraverso l’utilizzo del salario accessorio.

Mentre non vi è stata risposta alcuna su gli altri punti richiesti.
E’ pur vero che la deliberazione regionale deve ancora essere approvata in Consiglio Regionale, ma come sappiamo è sempre bene anticipare i tempi anziché subirli, soprattutto perché la situazione riguarda le condizioni lavorative di circa 450 lavoratori del Comune. Sarà dunque un dovere di tutti tenere gli occhi ben aperti.

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