Firenze – Con un bilancio di oltre 65 mila spettatori e un importante consenso di stampa, si è chiusa domenica 8 giugno la grande mostra fotografica dedicata agli Alinari, che Palazzo Strozzi ospitava dallo scorso 2 febbraio con il titolo Fratelli Alinari, Fotografi in Firenze. 150 anni che illustrarono il mondo. 1852/2002.
Si tratta di un risultato tanto più significativo, in quanto ottenuto malgrado particolari circostanze avverse, come la guerra in Iraq e l’epidemia di Sars, che in questo scorcio dell’anno hanno avuto conseguenze non secondarie sul movimento turistico mondiale e su quello interno.
E’ peraltro importante sottolineare che il 40 per cento dei visitatori della mostra sono fiorentini.
Il successo di stampa ha coinvolto anche i media internazionali. E questa stessa circostanza ha contribuito a onorato nel modo più degno i 150 anni di attività economica e culturale di una grande realtà storica fiorentina come l’atelier dei Fratelli Alinari.
Come noto, la mostra è stata promossa dal Comune di Firenze, da Firenze Mostre S.p.A., dalla Fondazione Fratelli Alinari per la Storia della Fotografia.
E’ stata curata da Arturo Carlo Quintavalle e Monica Maffioli, mentre il regista e fotografo Giuseppe Tornatore ha ideato la scenografia.
Firenze Mostre S.p.A. sta ora per inaugurare due nuove, importanti esposizioni destinate a dare spessore e risonanza internazionale all’estate culturale fiorentina. La prima, dedicata alla Natura morta italiana da Caravaggio al Settecento, è curata da Mina Gregori e sarà in cartellone a Palazzo Strozzi dal 26 giugno al 12 ottobre con oltre 230 dipinti straordinari, tra cui tre Caravaggio.
Il 6 luglio, invece, l’inaugurazione della seconda mostra coincide con la riapertura al pubblico del Forte di Belvedere dopo anni di forzata inagibilità in attesa degli opportuni restauri. Realizzata su progetto triennale di Achille Bonito Oliva e curata da Achille Bonito Oliva e da Sergio Risaliti, si intitola Belvedere dell’Arte/Orizzonti e resterà aperta fino al 26 ottobre.
