Georgofili 10 anni dopo: Fiorino d'oro per Gabriele Chelazzi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 maggio 2003 12:13
Georgofili 10 anni dopo: Fiorino d'oro per Gabriele Chelazzi

Sarà dedicata a Gabriele Chelazzi, magistrato fiorentino recentemente scomparso, l'iniziativa che si terrà il 26 maggio alle 11 nel Salone dei Duecento in Palazzo Vecchio. Al pubblico ministero che ha coordinato le indagini sulle autobombe del '93 verrà conferito alla memoria il Fiorino d'oro della città di Firenze, e sarà presentato "In nome del popolo italiano", volume che raccoglie i suoi scritti e i suoi interventi sulla strage di via dei Georgofili. Oltre al sindaco Leonardo Domenici e alla famiglia di Gabriele Chelazzi, parteciperanno il procuratore nazionale antimafia Piero Luigi Vigna, il sostituto procuratore Giuseppe Nicolosi, il giornalista Andrea Purgatori e il curatore del libro Francesco Nocentini.

Investigatore scrupoloso, magistrato di grande rigore morale e professionale, Gabriele Chelazzi è il magistrato che ha indagato sull'attentato a Maurizio Costanzo, la strage di via dei Georgofili a Firenze, quella di via Palestro a Milano e le due di Roma, a San Giovanni in Laterano e a San Giorgio al Velabro. Grazie al suo lavoro, e a quello dei colleghi Piero Luigi Vigna, Francesco Fleury e Giuseppe Nicolosi, boss e gregari di Cosa Nostra sono stati condannati definitivamente quali mandanti ed esecutori di quella stagione di terrore.

Negli ultimi anni Chelazzi era entrato a far parte della direzione nazionale antimafia ed era stato distaccato nel capoluogo toscano per seguire ulteriori indagini sulle stragi mafiose. Un lavoro che non ha potuto portare a termine perché è morto nella notte fra il 16 e il 17 aprile scorso. Il libro, curato dal giornalista Francesco Nocentini, contiene una selezione di suoi scritti e interventi sugli attentati di dieci anni fa: una parte della relazione introduttiva al processo di primo grado (25 novembre 1996), una parte dell'arringa finale al processo di primo grado (25-26 e 31 marzo 1998), l'intervento al convegno della Regione Toscana "Non c'è memoria senza verità" (25 maggio 2002) e la relazione alla commissione parlamentare antimafia (2 luglio 2002).(mr)

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