Festa della Fiorentina davanti a 35.000 tifosi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 maggio 2003 06:53
Festa della Fiorentina davanti a 35.000 tifosi

L'evento era annunciato e l'evento si è realizzato. Stretti sugli spalti come fosse una partita di cartello, i tifosi viola hanno dimostrato ai nuovi giocatori della Fiorentina targata Della Valle che ancora non hanno visto niente di quello che può essere e di quello che probabilmente sarà. Un brivido e tanti ricordi hanno attraversato lo stadio Franchi quando Batistuta & Toldo hanno fatto il loro ingresso in campo. Insieme a loro, diretti da Ranieri, gli Orlando (Massimo e Alessandro), Firicano, Taglialatela,Pusceddu, Mareggini, Carnasciali, Malusci, Iachini, Flachi, Bettoni, Banchelli, e gli altri della Fiorentina 1996, tutti in bianco. Dall'altra parte la Fiore (questo finalmente è ) di Riganò e Longo in viola pieno, con Cavasin in panchina che sfoggiava anch'esso la sua bella maglia viola. Poco prima del via Guzzo si infortunava gravemente: lesione ad un legamento.

Unica nota veramente negativa della serata, come dirà poi Cavasin in una sala stampa gremita di tutto un pò. Poi il via, con Batistuta che reduce dall'infortunio alla caviglia batte solo il calcio d'inizio (Di Livio, chiamato a gran voce dagli spalti, stavolta nemmeno quello....). Anche Toldo sta tra i pali della porta sotto la Ferrovia solo 15 minuti, poi passa i guanti a Taglialatela. Ma Francescone da Milano forse lo rivedremo a fine Maggio, nell'incontro amichevole con l'Inter. La partita è a senso unico e finisce 5-2 per i viola di oggi, con gol di Longo, Andreotti (2), Riganò, Maspero, Traversa (autorete) e Banchelli. Batistuta ha seguito tutto il secondo tempo in Tribuna centrale seduto tra l'Assessore Giani e il Presidente Salica.

Di cosa avranno parlato, di giocare in C1?: possibile, ma più probabile che viste le petro-conoscenze, il Bati al presidente Gino gli abbia chiesto notizie sul Qatar. Mancava solo Manuel Rui Costa, che ha affidato il suo augurio ai viola e a Firenze ad un videomessaggio inascoltabile. Poi il resto c'è stato tutto: i 35.000 inossidabili spettatori, un sopranissimo Tenerani presentatore della serata (trema, Carlo Conti, trema), Piero Pelù, Paolo Beldì, Oliviero Beha, i magnifici messeri Diego & Andrea Della Valle, l'enorme giglio viola al centro del campo, l'indaffaratissimo Gramigni che controllava che tutto filasse secondo programma, le maglie viola, l'inno di Narciso Parigi cantato e ricantato, il pennone della Maratona dal quale si è ridispiegata al vento la bandierona viola, i fochi.... Quasi quasi un San Giovanni anticipato, quest'anno. (as)

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